lunedì 13 maggio 2013

Beata Imelda Lambertini Vergine, monaca (1320 – 1333)



Nacque a Bologna verso il 1320. Ancora bambina fu posta nel monastero domenicano di Santa Maria di Valdipietra, dove tredicenne, spirò in un’estasi d’amore il 12 maggio 1333, vigilia dell’Ascensione. Le antiche “Memorie” tramandano che morì dopo aver ricevuto miracolosamente l’Eucaristia. Le sue reliquie si venerano nella chiesa di San Sigismondo, ove furono trasferite al tempo delle soppressioni napoleoniche.
Leone XII, il 20 dicembre 1826 ne approvò il culto pubblico. S. Pio X la diede come patrona ed esemplare dei piccoli che ricevono la prima Comunione.

Dal Cantico dei Cantici:
Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, mia sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!



Da “Il Dialogo” di santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa
O figlia carissima, apri bene l’occhio dell’intelletto per contemplare l’abisso della mia carità: non v’è creatura dotata di ragione che non si senta sciogliere il cuore per slancio d’amore vedendo, tra gli altri benefici ricevuti da me, quello che ricevete in questo sacramento. Vedi dunque come dovete ricevere e contemplare questo sacramento, non soltanto col sentimento corporeo ma con il sentimento spirituale, disponendo il sentimento dell’anima a riceverlo e a gustarlo, come ti ho detto.
Considera, carissima figlia, a quale eccellentissimo stato è elevata l’anima quando riceve nel modo dovuto questo pane della vita, cibo degli angeli. Nel riceverlo essa sta in me e Io in lei; come il pesce sta nel mare e il mare nel pesce, così IO sto nell’anima e l’anima in me, mare di pace. Nell’anima permane la grazia, e vi rimane perché essa ha ricevuto questo pane della vita in stato di grazia; dopo che si è consumata la specie del pane, Io vi lascio l’impronta della mia grazia, come il sigillo che si imprime sulla cera calda: quando il sigillo vien tolto, la sua impronta rimane. Allo stesso modo vi rimane nell’anima la forza di questo sacramento, ossia il calore della mia divina carità, clemenza dello Spirito Santo. Vi rimane il lume della sapienza del Figlio mio unigenito, nella quale l’occhio dell’intelletto viene illuminato. E l’anima rimane fortificata partecipando della mia fortezza e potenza, che la rende forte e potente contro la propria passione sensibile, contro i demoni e contro il mondo.
Vedi così come le resta l’impronta dopo che è stato tolto il sigillo; consumata la materia, ossia gli accidenti del pane, questo Sole vero si ritrae nella sua sfera – senza peraltro essersene mai staccato, come ti ho detto, perché sempre è stato unito a me – dopo che l’abisso della mia carità ve lo ha dato in cibo per generosità e provvidenza divina, sovvenendo alle vostre necessità col procurarvi il nutrimento della mia dolce Verità, in vista della vostra salvezza, e affinché vi sosteniate in questa vita, ove siete pellegrini e viandanti; e anche affinché non perdiate la memoria del beneficio del sangue.
Salmo 18
I cieli narrano la gloria di Dio,
l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.

Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,

per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

Là pose una tenda per il sole
che esce come sposo dalla stanza nuziale:
esulta come un prode che percorre la via.

Sorge da un estremo del cielo
e la sua orbita raggiunge l'altro estremo:
nulla si sottrae al suo calore.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti,

più preziosi dell'oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.

Le inavvertenze, chi le discerne?
Assolvimi dai peccati nascosti.

Anche dall'orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro da grave peccato.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

AUGURI A TUTTE LE SUORE!

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