sabato 4 maggio 2013

Misteri della gioia - QUARTO: GESU’ PRESENTATO AL TEMPIO


E’ scritto nella legge del Signore:
“Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore”.
Lc 2,23


Simeone, con il bambino in braccio, dopo aver lodato Dio, si rivolge con una parola profetica a Maria, alla quale, dopo gli accenni gioiosi a motivo del bambino, annuncia una specie di profezia della Croce.
Gesù “è posto per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione”. Infine viene riservata alla madre una predizione molto personale: “A te, una spada trafiggerà l’anima”. Alla teologia della Gloria è inscindibilmente collegata la teologia della Croce. Appartiene al Servo di Yhawé la grande missione di essere il portatore della luce di Dio per il mondo. Ma questa missione si compie proprio nel buio della Croce.
Dio è amore, Ma l’amore può anche essere odiato, laddove esige che si esca da se stessi. L’amore non è un romantico senso di benessere… bensì una liberazione dall’essere compressi nel proprio io. Questa liberazione ha come costo la sofferenza della Croce. La profezia della luce e la parola circa la Croce vanno insieme.
Benedetto XVI, Gesù di Nazaret 1 pag. 100-101



Chiunque tu sia, che hai l’impressione
di essere sballottato
nei flutti di questo mondo
tra burrasche e tempeste
invece di camminare per terra,
non distogliere lo sguardo dallo splendore
di questa stella,
se non vuoi essere travolto dalle tempeste!

Se insorgono i venti delle tentazioni,
se ti imbatti negli scogli delle tribolazioni
guarda la stella, invoca Maria!

Se sei assalito dalle ondate della superbia,
dell’ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la stella, chiama Maria!

Se l’ira o l’avarizia o le lusinghe della carne
hanno scosso la navicella della tua anima,
guarda Maria!
                                   Bernardo di Chiaravalle


Simeone aspettava la redenzione d’Israele, il desiderio ci porta con gioia alla comunione eucaristica.
P. Giocondo Lorgna



Signore, insegnami a dire semplicemente: grazie per avermi dato la vita.



Prego la “decina” del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…


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