sabato 11 maggio 2013

Misteri della gioia - QUINTO: GESU’ RITROVATO NEL TEMPIO


Ed egli rispose loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate
che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”.
Lc 2,49

In riferimento al brano evangelico da contemplare in questo mistero del Rosario, Benedetto XVI invita a riflettere su vari aspetti, tra cui il senso profondo del pellegrinaggio delle famiglie ebraiche al tempio di Gerusalemme.
Andando tre volte all’anno verso il Tempio, Israele rimane, per così dire, un popolo di Dio in pellegrinaggio, un popolo che è sempre in cammino verso il suo Dio e riceve la sua identità e la sua unità sempre di nuovo dall’incontro con Dio nell’unico Tempio.
La Santa Famiglia si inserisce in questa grande comunità in cammino verso il Tempio e verso Dio.
Nel viaggio di ritorno avviene una cosa inaspettata. Gesù non riparte con gli altri, ma rimane a Gerusalemme. I suoi genitori s’accorgono di questo soltanto alla fine del primo giorno di ritorno del pellegrinaggio. Per loro, evidentemente, era del tutto normale che egli si trovasse da qualche parte nella grande comitiva. Luca usa per essa la parola greca synodía – comunità in cammino -, il termine tecnico per la carovana.
In base alla nostra immagine forse troppo gretta, della Santa Famiglia, questo fatto stupisce. Ci mostra però, in modo molto bello, che nella Santa Famiglia libertà e obbedienza erano ben conciliate l’una con l’altra. Il figlio dodicenne era lasciato libero di decidere se mettersi insieme con coetanei ed amici e rimanere durante il cammino in loro compagnia. Alla sera, però, lo attendevano i genitori.
La missione divina di Gesù rompe ogni misura umana e diventa per l’uomo sempre nuovamente un mistero oscuro. Maria aveva detto: “Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. Gesù la corregge: io sono presso il Padre. Non è Giuseppe mio padre, ma un Altro – Dio stesso. A Lui appartengo, presso di Lui mi trovo. Può forse essere espressa più chiaramente la figliolanza divina di Gesù?

Benedetto XVI, Gesù di Nazaret 1 pag. 141 - 143


Maria portava
il bimbo silente,
nel quale erano nascoste
tutte le lingue.

L’Altissimo divenne un bambino
nel quale era nascosto
il tesoro di sapienza
che tutto riempie.

E mentre abitava
nel grembo di sua madre,
nel suo grembo abitavano
tutte le creature.
                                   Efrem il Siro


Maria ritrova Gesù nel tempio, anche noi cerchiamolo lì, nel tabernacolo c’è Gesù.
P. Giocondo Lorgna


Signore, Tu sei mio Padre, io sono tuo figlio, tua figlia: come sarà la mia vita?


Prego la “decina” del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…



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