lunedì 20 maggio 2013

Misteri della luce - PRIMO, IL BATTESIMO DI GESU’ NELLE ACQUE DEL GIORDANO



In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano
da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Mt 3,13

… l’entrata in scena del Battista portava con sé qualcosa di veramente nuovo. Il battesimo a cui egli invita si distingue dalle solite abluzioni religiose. Non è ripetibile e deve essere attuazione concreta di una svolta che determina in modo nuovo e per sempre la vita intera. E’ legato a un ardente invito a un nuovo modo di pensare e di agire, è legato soprattutto all’annuncio del giudizio di Dio e all’annuncio del più Grande che verrà dopo Giovanni. Il quarto Vangelo ci dice che il Battista “non conosceva” questo più Grande a cui voleva preparare la via. Ma sa di essere inviato per preparare la via al misterioso Altro, sa che la sua intera missione è orientata verso di Lui.
In tutti e quattro i Vangeli questa sua missione è descritta con un passo di Isaia: <>.
Possiamo immaginare la straordinaria impressione che dovettero destare la figura e l’annuncio del Battista nell’atmosfera accesa di quel momento della storia di Gerusalemme. Finalmente c’era di nuovo un profeta, qualificato come tale anche nella sua vita. Finalmente si annuncia di nuovo un agire di Dio nella storia. Giovanni battezza con l’acqua, ma il più Grande, Colui che battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco, è già alle porte.
Benedetto XVI, Gesù di Nazaret 2 pag. 34-35





Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
nel battesimo di Cristo al Giordano
tu hai operato segni prodigiosi
per manifestare
il mistero del nuovo lavàcro:
dal cielo hai fatto udire la tua voce,
perché il mondo credesse che il tuo Verbo
era in mezzo a noi:
con lo Spirito che si posava su di lui
come colomba
hai consacrato il tuo Servo
con unzione sacerdotale,
profetica e regale,
perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia,
inviato a portare ai poveri il lieto annuncio.
E noi uniti alle potenze dei cieli,
con voce incessante proclamiamo la tua lode.

                                   Dalla liturgia eucaristica


Amiamo Gesù e tutto in lui e niente fuori di lui e allora il nostro amore prenderà delle estensioni infinite.
P. Giocondo Lorgna


Signore, dacci la grazia di capire che sei venuto nel mondo per salvarci e per renderci felici.


Prego la “decina” del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…


Nessun commento: