martedì 31 luglio 2012

Era un uomo come tanti altri...forse solo un po' scomodo...


E poi comparve quell'uomo scomodo, Gesù, a infrangere l'amata legge, a mangiare nel giorno di sabato, a toccare gli impuri, ad abitare con le prostitute. Sembrava che cercasse di fare a pezzi tutto quello che essi amavano, il modo stesso della presenza di Dio nelle loro vite. Ma fu solo perché Dio desiderava essere presente in un modo ancor più intimo, come uno di noi, col volto di un uomo. E a ogni eucaristia ci ricordiamo di come fu necessario che lo perdessimo. Ma, di nuovo, solo per riceverlo ancor più da vicino, non come un uomo fra noi ma come la nostra stessa vita. 

Timothy Radcliffe

Penso che a volte la vita ci metta di fronte a situazioni così semplici e banali che fare quello che è nostro dovere, nostro diritto, nostra dignità pare proprio estremo, eroico.  " Sebbene tutti vogliano che nei loro confronti si usi misericordia, non tutti si comportano in modo da meritarla" (Discorsi di san Cersario di Arles 25, 1). Si sa, l'occasione fa l'uomo ladro. Ma che cos c'è di più desiderabile della giustizia, che tutti abbiano per quello che necessitano? Per la nostra società di certo è anacronistico pensarlo, desiderarlo, volerlo anche a costo della vita....e forse lo era anche per la società di Gesù. Io voglio essere una di quelle persone che tutti i giorni vivono in semplicità cercando solo la giustizia e l'onestà! Spesso queste persone non occupano le pagine dei giornali, spesso nemmeno i loro famigliari sanno il bene che sono, ma queste persone ci sono e quotidianamente fanno sentire qualcuno 'a casa', al sicuro, nel giusto. 

venerdì 20 luglio 2012



Gesù incontra sua madre

Una strada. Una strada stretta, di pietre, tra muri e tende e vasi
e confusione di animali e persone..
Una selva di voci, di versi, di rumori.
Un gruppo di soldati avanza in mezzo alla folla, che spinge
a destra e a sinistra, che non si sposta,
che vuole guardare chi stanno scortando,
che vuole avere di che parlare, dopo..
Urla, spinte, parole, sguardi.. una babele.
Eppure.. il Figlio sente che c’è:
alza lo sguardo dalla strada e
La cerca.. in quella babele.
Eccoti.. i tuoi occhi, i miei occhi,
i nostri volti…si apre un silenzio
carico di parole.. in quella babele.
“Tu lo sai, madre, tu lo sai
perchè.. tu sei l’unica che sai
quanto ancora.. quanto amore..
Tu lo sai, madre..”
“Lo so, figlio, lo so..
Appoggiati su di me.
So quanto amore..
Lo porto con te!”



martedì 10 luglio 2012

Aneddoti


"Uno studente ascoltando la predicazione del beato P. Domenico, che esponeva con sapienza la parola di Dio, gli chiese in quali libri avesse studiato. San Domenico gli rispose di aver studiato nel libro della carità più che in ogni altro perchè questo libro contiene ogni bene". 
Da "Vitae fratrum", n. 88, p, 121 



Come pecore senza pastore...


‎"Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!" (Mt 9,23-28).

Come non sentirsi chiamati, responsabilizzati, apostoli e allo stesso tempo pecore senza pastore...
Quante le promesse infrante, quanti i sogni irrealizzati, quanta la difficoltà nel vivere con consapevolezza, coraggio e gioia la quotidianità.

O Signore, in Te mi rifugio: 
che io non resti confuso in eterno, 
Tu difendimi, fammi Tu libero, 
per la Tua giustizia, Signore! 
Sal 71

Tempo



Vorrei augurarvi il kairòs invece che il chrònos:
non tanto il tempo che passa e lascia il tempo che trova,
quanto questo scoprire il senso del tempo, questo dare un senso
al tempo, che vuol dire dare un senso alla propria esistenza,
a tutto quello che si fa; a tutto quello che si è, prima,
e poi a tutto quello che si fa.
Naturalmente nel rispetto delle proprie vocazioni,
nel rispetto dei propri impegni.
Ecco, se perdiamo tempo, se sciupiamo il tempo...
Questa è una delle meditazioni che sto facendo per conto mio,
dato che il Signore mi ha lasciato ancora del tempo.
Ah, quante cose, ma non tanto per il fare, ma per essere;
per essere quello che Lui attende che siamo.
E ognuno deve rispondere, perché è vero che la grazia ci viene,
ma è anche vero che noi dobbiamo accoglierla.
Ecco il kairòs, il tempo favorevole.
Nella messa che ascoltavo ieri ricordo che Giovanni diceva:
«Questa è l'ultima ora» ( 1 Giovanni 2,18).
E anche per noi è l'ultima ora, è sempre l'ultima ora.
Vorrei che aveste questo senso del tempo,
anche per vivere gioiosamente, per vivere con entusiasmo,
per vivere sereni, almeno.
Ecco vi auguro di scoprire il tempo, il senso del tempo.
Non perdere tempo, non sciupare tempo.
(David Maria Turoldo)

Benvenuto bosone!


In questi giorni i media hanno enfatizzato la scoperta del bosone parlando della "particella di Dio", quasi che gli scienziati fossero riusciti a "rubare" qualcosa del presunto Dio dei cristiani.. e subito qualche cristiano si è messo sulle difensive..Beh..Guardando la perfezione di questo fiore, la perfezione dei colori (che comunque una fotocamera distorce), mi è venuto da pensare che la particella di Dio era già visibile per chi è capace di vederla..E' continuamente sotto i nostri occhi! Il Dio dei cristiani è un Dio che vuole proprio farsi scoprire, che si "rivela" in ogni cosa e in ogni situazione, per cui.. Benvenuto bosone!

lunedì 9 luglio 2012


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Un abbraccio virtuale a tutti

MGDI



Auguri a tutti!


Ieri era l'anniversario della nascita al Cielo di Padre Giocondo Lorgna, nostro fondatore. 
Impegnate a festeggiare lo ricordiamo oggi, assieme al martire San Giovanni da Colonia, che morì impiccato dagli eretici nel 1572. Fu catturato mentre somministrava il battesimo a un bambino e ucciso perchè non voleva rinnegare la presenza reale di Cristo nell'Eucarestia e il primato del Papa. 
A lui e a Padre Giocondo chiediamo aiuto per accrescere la nostra fede e per avere 
il coraggio di testimoniarla sempre.


Chi sono le Suore Domenicane della Beata Imelda


«Donne di fede, di contemplazione e azione»,
 che
«vivono la loro consacrazione aperta allo Spirito,
cercano e amano la Verità in Gesù Eucaristia;
sono testimoni di gioia, fraternità, amore, giustizia, fortezza, serenità e immolazione;
sono attente ai segni dei tempi,
annunciano il Vangelo con la parola e la vita,
educano alla fede i fratelli, specialmente i bambini e i giovani;
sono fermento di unità e comunione,
disponibili a conoscere e ad assumere le ansie e le aspirazioni degli uomini;
sono coraggiose nel rinnovarsi e rinnovare, 
nel trasformare la realtà e rendere già presente il Regno Eucaristico».

RITO DELLA PROFESSIONE DELLA CONGREGAZIONE DELLE SUORE DOMENICANE DELLA BEATA IMELDA n. 33

Giovani Domenicani Imeldini


I Giovani Domenicani Imeldini

Sono quei giovani che riconoscono nel carisma delle Suore Domenicane della Beata Imelda e nella sua concreta realizzazione un orizzonte di riferimento importante per la propria crescita umana e cristiana.
Conforme all’indole stessa di questo carisma, partecipano alla missione di evangelizzazione delle Suore con un amore particolare al mistero dell’Eucaristia.
I giovani si sono creati un blog per trovarsi virtualmente e dialogare tra loro, con le Suore e con quanti vorranno farlo.

Testa, Cuore, Mani

Date un'occhiata a questo video! Buona visione
testa, cuore, mani

sabato 7 luglio 2012

LA FORZA DELL'UMILE

Ciao a Te, che ci stai leggendo. Sta sera i vespri ci hanno ispirato questa riflessione comunitaria che abbiamo deciso di condividere essenzialmente per due motivi.
Innanzi tutto per la dissociazione che questa breve lettura evidenzia con l'agire del mondo, secondariamente per la serenità e la semplicità del modello di vita che propone.

LETTURA BREVE          Rm 15, 1-3

    Noi che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare l'infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi. Ciascuno di noi cerchi di compiacere il prossimo nel bene, per edificarlo. Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me.

Ci siamo subito interrogate sul senso di questa frase: ' di compiacere il prossimo nel bene' ... Che cosa intendeva S. Paolo? Il dizionario propone il seguente significato della parola compiacersi: fare piacere, fare volentieri cosa grata ad altri. 
Ci siamo dette: in questo mondo, così invidioso, arrogante, rivale è davvero forte il bisogno di questo atteggiamento di profonda e vera umiltà. Ce ne vuole davvero tanta, badate, per sapere gioire delle gioie altrui,per sapere mettere l'altro al primo posto, nel bene e nel male, sottolineando certo quando qualcosa non va, ma senza ledere la dignità e i doni che l'altro porta in sé.

In questo modo si diffonde il bene negli altri: è un riconoscere che Dio opera anche attraverso gli altri, è un trovare il proprio posto, è un essere sereni e contenti di essere quelli che siamo, è la forza di chi ha se stesso in Dio e non si perde nel mondo.
Non ci sentiamo forse invincibili? Come se tutto ci fosse dovuto per quel che siamo o facciamo. Di cosa ci gloriamo? Se abbiamo dei talenti, abbiamo anche la responsabilità, il dovere di investirli per il bene del prossimo, perchè ci sia giustizia, perchè si possa condividere e generare abbondanza, là dove all'apparenza vediamo il deserto, la faglia, la rovina.

Una mano lava l'altra e tutte e due si lavano insieme...chi è allora il forte, chi il debole? Quando si laveranno bene? Quando l'una avrà cura della pulizia dell'altra e non baderà alla propria.

E Tu? Cosa ne pensi? 

giovedì 5 luglio 2012


Ciao a tutti e  BENVENUTI  nel nostro blog.

Chi siamo
Siamo un gruppo di Suore Domenicane Imeldine di Bologna che si occupa di attività giovanili, per loro, ma soprattutto con loro.

Perchè questo blog
Beh abbiamo pensato di voler dare un'eco maggiore a riflessioni e spunti prodotti in alcuni incontri così da poter allargare il nostro cerchio di amici e arrivare anche a chi non può materialmente venirci a trovare.

Quest'anno abbiamo infatti pensato di proporre un ciclo di 9 incontri relativi ai testimoni della fede. Attraverso il blog ci proponiamo di suscitare qualche curiosità su questi personaggi così ordinari e al contempo così straordinari, santi canonizzati e non.
Inoltre, visto che la vita di tutti i giorni e la Parola quotidiana sono ricchi di spunti, ci proponiamo di 
attingere da lì qualche piccola riflessione da condividere con voi. 

Vi invitiamo quindi a collaborare con noi in questo progetto, suggerendoci interessi e curiosità. 
Se avrete qualche domanda o avrete piacere di parlare personalmente con una suora scrivete a questo indirizzo e non mancheremo di rispondervi quanto prima:

Vi invitiamo inoltre a dare un'occhiata al nostro sito 
e alla nostra pagina facebook 

Un saluto gioioso a tutti voi e a presto!