(Continua da martedì scorso)
3. E terzo: il campo come cantiere. Qui stiamo
vedendo come si è potuto costruire questo proprio qui: hanno iniziato a
muoversi i ragazzi, le ragazze, si sono dati da fare e hanno costruito la
Chiesa. Quando il nostro cuore è una terra buona che accoglie la Parola di Dio,
quando “si suda la maglietta” [si sudano sette camicie NDR] cercando di
vivere da cristiani, noi sperimentiamo qualcosa di grande: non siamo mai soli,
siamo parte di una famiglia di fratelli che percorrono lo stesso cammino: siamo
parte della Chiesa. Questi ragazzi, queste ragazze non erano soli, ma insieme
hanno fatto un cammino e hanno costruito la Chiesa, insieme hanno realizzato
quello che ha fatto san Francesco; costruire, riparare la Chiesa. Ti domando:
volete costruire la Chiesa? [Sì….] Vi animate a farlo? [Sì…] E domani avrete
dimenticato di questo “sì” che avete detto? [No…] Così mi piace! Siamo parte
della Chiesa, anzi, diventiamo costruttori della Chiesa e protagonisti della
storia. Ragazzi e ragazze, per favore: non mettetevi nella “coda” della storia.
Siate protagonisti. Giocate in attacco! Calciate in avanti, costruite un mondo
migliore, un mondo di fratelli, un mondo di giustizia, di amore, di pace, di
fraternità, di solidarietà. Giocate in attacco sempre! San Pietro ci dice che
siamo pietre vive che formano un edificio spirituale (cfr 1 Pt 2,5). E guardiamo
questo palco, si vede che esso ha forma di una chiesa costruita con pietre
vive. Nella Chiesa di Gesù siamo noi le pietre vive, e Gesù ci chiede di
costruire la sua Chiesa; ciascuno di noi è una pietra viva, è un pezzetto della
costruzione, e, quando viene la pioggia, se manca questo pezzetto, si hanno
infiltrazioni, ed entra l’acqua nella casa. E non costruire una piccola cappella
che può contenere solo un gruppetto di persone. Gesù ci chiede che la sua
Chiesa vivente sia così grande da poter accogliere l’intera umanità, sia la
casa per tutti! Dice a me, a te, a ciascuno: “Andate e fate discepoli
tutti i popoli”. Questa sera rispondiamogli: Sì, Signore, anch’io voglio essere
una pietra viva; insieme vogliamo edificare la Chiesa di Gesù! Voglio andare ed
essere costruttore della Chiesa di Cristo! Vi animate a ripeterlo? Voglio
andare ed essere costruttore della Chiesa di Cristo, vediamo adesso… [i
giovani lo ripetono] Poi dovete ricordare che l’avete detto insieme.
Il tuo cuore, cuore giovane, vuole costruire un mondo
migliore. Seguo le notizie del mondo e vedo che tanti giovani in tante parti
del mondo sono usciti per le strade per esprimere il desiderio di una civiltà
più giusta e fraterna. I giovani nelle strade. Sono giovani che vogliono essere
protagonisti del cambiamento. Per favore, non lasciate che altri siano
protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! Voi…
Attraverso di voi entra il futuro nel mondo. A voi chiedo anche di essere
protagonisti di questo cambiamento. Continuate a superare l’apatia, offrendo
una risposta cristiana alle inquietudini sociali e politiche, che si stanno
presentando in varie parti del mondo. Vi chiedo di essere costruttori del
mondo, di mettervi al lavoro per un mondo migliore. Cari giovani, per favore,
non “guardate dal balcone” la vita, mettetevi in essa, Gesù non è rimasto nel
balcone, si è immerso, non “guardate dal balcone” la vita, immergetevi in essa
come ha fatto Gesù.
Resta però una domanda: da dove cominciamo? A chi
chiediamo di iniziare questo? Da dove cominciamo? Una volta hanno chiesto a
Madre Teresa di Calcutta che cosa doveva cambiare nella Chiesa, se vogliamo
cominciare, da quale parete? Da dove - hanno chiesto a Madre Teresa - bisogna
iniziare? Da te e da me! rispose lei. Aveva grinta questa donna! Sapeva da dove
iniziare. Anche io oggi le rubo la parola a Madre Teresa e ti dico: iniziamo?
Da dove? Da te e da me! Ognuno, ancora una volta in silenzio, si chieda: se
devo iniziare da me, da dove inizio? Ciascuno apra il suo cuore perché Gesù gli
dica da dove iniziare.
Cari amici, non dimenticate: siete il campo della
fede! Siete gli atleti di Cristo! Siete i costruttori di una Chiesa più bella e
di un mondo migliore. Alziamo lo sguardo verso la Madonna. Essa aiuta a seguire
Gesù, ci dà l'esempio con il suo “sì” a Dio: «Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38). Lo diciamo anche noi,
insieme con Maria, a Dio: avvenga per me secondo la tua parola. Così sia!
VEGLIA DI PREGHIERA CON I GIOVANI
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO,
Lungomare di Copacabana,
Rio de
Janeiro, Sabato, 27 luglio 2013