venerdì 20 luglio 2012



Gesù incontra sua madre

Una strada. Una strada stretta, di pietre, tra muri e tende e vasi
e confusione di animali e persone..
Una selva di voci, di versi, di rumori.
Un gruppo di soldati avanza in mezzo alla folla, che spinge
a destra e a sinistra, che non si sposta,
che vuole guardare chi stanno scortando,
che vuole avere di che parlare, dopo..
Urla, spinte, parole, sguardi.. una babele.
Eppure.. il Figlio sente che c’è:
alza lo sguardo dalla strada e
La cerca.. in quella babele.
Eccoti.. i tuoi occhi, i miei occhi,
i nostri volti…si apre un silenzio
carico di parole.. in quella babele.
“Tu lo sai, madre, tu lo sai
perchè.. tu sei l’unica che sai
quanto ancora.. quanto amore..
Tu lo sai, madre..”
“Lo so, figlio, lo so..
Appoggiati su di me.
So quanto amore..
Lo porto con te!”



5 commenti:

laura ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=UKMmY-t1Paw

stefaop ha detto...

Come pensare che un Cristo in queste condizioni possa fare nuove tutte le cose? E la madre ... che lo ha accolto come figlio ... dell'Altissimo ... che cosa avrà sentito in cuore ... se facciamo noi fatica ad accogliere questo strazio chissà lei ... alla fine ha caricato su di s'è tutte le nostre colpe ... per primo il tradimento e poi tutto il resto ... non amore, gelosie, invidie ... soprusi ... tutto nelle braccia di quella croce, così pesante ... e la determinazione a fare nuove tutte le cose ... comunque! Mi disarma completamente ... quale amore!

Luisa ha detto...

Questo sguardo, questo silenzio, mi fanno pensare alle tante donne che anche oggi, davanti al dolore, alla sofferenza, alla morte, non hanno paura di rimanere.. Con il cuore straziato, restano.. restano per aiutare a portare quella croce.. restano per un di più d'amore!

Serena ha detto...

Che centrifugato d'amore, di dolcezza, di umiltà e di forza vedo in Maria. Una donna, una semplice e povera donna, capace, però, di accogliere la vita, di accogliere lo strazio della morte e di mettere da parte il proprio dolore per nuovamente accogliere parte del dolore del Figlio, sostenere insieme al Figlio il grave peso di quella croce fatta di tradimenti e iniquità.Tutto questo, credo sia reso possibile solo grzie ad una grandissima fede ed una grandissima capacità d'amare unite ad una grande speranza (come dice Giovanni Paolo II: "[...]Di fronte al sacrificio redentore, nasce in Maria la speranza della Chiesa e dell'umanità.").

Anonimo ha detto...

"...le parole tue mi sfiorano...
Quelle parole che sai dirmi quando me ne voglio andare
vincono..
Morirò d'amore, morirò per te" (Suorlo' con Giuni Russo)