sabato 4 ottobre 2014

Salmo 47 (46)

Questo Salmo è una specie di inno nazionale del popolo ebraico, in cui si celebra Jahweh come re d’Israele e del mondo.
Forse il Salmo 47 (46) è stato composto per un evento dell’epoca monarchica, unendo storia ed escatologia perché “il regno di Dio è in mezzo a voi” come dirà Gesù.
La liturgia cattolica usa questo Salmo nella celebrazione dell’ascensione di Cristo.
Il Salmo usa una simbologia musicale quando dice “applaudite… acclamate”, con riferimento all’applauso ritmico e al grido di gioia per la vittoria.
E’ una scena colma di suono, di voci, di felicità, che ha al centro Dio come re. L’accenno ai popoli circostanti sottolinea la signoria di Dio che farà convergere a Sion processioni di popoli da ogni angolo della terra.
Il Salmo 47 (46) è una pagina di fede, di entusiasmo, di speranza, che ci richiama le parole di Gesù: “Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete nel Vangelo” (Mc 1,15).
Applaudite, popoli tutti, acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l'Altissimo,
re grande su tutta la terra.
Egli ci ha assoggettati i popoli,
ha messo le nazioni sotto i nostri piedi.
La nostra eredità ha scelto per noi,
vanto di Giacobbe suo prediletto.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni;
cantate inni al nostro re, cantate inni;
perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sui popoli,
Dio siede sul suo trono santo.
I capi dei popoli si sono raccolti
con il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della terra:
egli è l'Altissimo.

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