mercoledì 1 ottobre 2014

Per sempre!



C’è un istante che è rimasto ‘piantato’ per sempre nella tua vita? Un’immagine, una frase, una canzone, un’esperienza che ti ha fatto bene, che ti ha fatto fare un passo in avanti, superare una fatica, aprire una prospettiva, accogliere una persona con una sensibilità o un orizzonte molto diversi dai tuoi…?
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Mio padre che mi spinge a mangiare
e guai se non finisco
mio padre che vuol farmi guidare
mi frena con il fischio
il bambino più grande mi mena
davanti a tutti gli altri
lui che passa per caso mi salva
e mi condanna per sempre
mio padre di spalle sul piatto
si mangia la vita
e poi sulla pista da ballo
fa un valzer dentro il suo nuovo vestito

Per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo
per sempre
solo per sempre
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente

E lei che non si lascia afferrare
si piega indietro e ride
e lei che dice quanto mi ama
e io che mi fido
e lei che mi toccava per prima
la sua mano bambina
vuole che le giuri qualcosa
le si gonfia una vena
e lei che era troppo più forte
sicura di tutto
e prima di andarsene mi dà il profilo
con un movimento perfetto

Per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo
per sempre
solo per sempre
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente
per sempre
solo per sempre

Mia madre che prepara la cena
cantando sanremo
carezza la testa a mio padre
gli dice vedrai che ce la faremo

Per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo
per sempre
solo per sempre
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente
per sempre
solo per sempre

1 commento:

suorlo' ha detto...

Anni fa in una scuola Media vicentina ho chiesto ai ragazzini/e di una seconda: “Cosa vorreste diventare da grandi?” Sono iniziate subito a pioggia le risposte che un po’ avevo già previsto: “Un calciatore bravo e famoso… una ballerina.. un pilota di Formula 1… Un avvocato come mio papà…Una cantante come…”
Osservo un alunno di origine cinese che se ne stava in silenzio guardando fuori dalla finestra e lo invito ad unirsi al dibattito che stava diventando una festa rumorosa…
Il ragazzino mi dice.. “Io non so cosa voglio diventare da grande.. io ora sto bene così!” E prosegue indicando la finestra: “Guardate che bella la natura che ci circonda (effettivamente si potevano vedere abbastanza nitidamente le Prealpi!)… cosa si può desiderare… io non lo so!”
Ecco non ricordo minimamente come ho potuto raccogliere quella perla di saggezza e gestire il seguito dell’ora di lezione in quella mitica classe… ma ho ancora ben chiaro quello sguardo di Cielo e quella voce disarmante che ancora continuano a parlarmi…