martedì 9 luglio 2013

Confermare, benedire, amare

«Come Amati Figli di Dio, noi siamo benedetti. Mi rendo sempre più conto di quanto noi, paurosi, ansiosi, insicuri esseri umani, abbiamo bisogno di una benedizione. (..) Dare una benedizione è confermare, dire “sì” al fatto che una persona è Amata.» (H.J.M. NOUWEN, Sentirsi amati).

Ho continuato a leggere Nouwen, che mi ha fatto fare un ulteriore passo verso il mio “sentirmi amata”. Non basta prendere coscienza dell’essere scelti: abbiamo bisogno di essere benedetti, abbiamo bisogno che qualcuno dica bene di noi, ci parli del buono che è in noi.
Una benedizione è qualcosa di più di una lode o di un elogio per le belle qualità che possiamo avere, è qualcosa di più dell’ammirazione per i talenti dell’altra persona o per le azioni che compie.

Benedirci l’un l’altro è ricordarci che siamo amati da Dio dall’eternità, è confermarci l’un l’altro che Dio ci ama. E’ guardare l’altro e dire: “Sì, Dio ti ama: lo vedo in quello che sei, in quello che dici, in come vivi; lo vedo quando gioisci e quando piangi, quando riesci nei tuoi progetti e quando fallisci..”.

Una benedizione è ancora di più dice Nouwen: “dare una benedizione crea la realtà della quale la benedizione parla”, perché “tocca la primigenia bontà dell’altro e dà vita al suo essere Amato”.
Ho bisogno di questa benedizione, ho bisogno di essere “presente alle benedizioni”, ossia di passare attraverso la mia vita con il cuore e gli occhi attenti a cogliere le tante benedizioni che mi circondano. Quante volte ci sentiamo, invece, “maledetti”.. condannati dai nostri errori, segnati per sempre dalle nostre fragilità, oppressi dall’oscurità, dal male che sembra avvolgerci ovunque.. Eppure.. sono bugie!

Voglio essere “presente” alle continue benedizioni che giorno dopo giorno mi avvolgono: la benedizione del sole che sorge, la benedizione dell’acqua e del pane, la benedizione di un seme che germoglia, la benedizione dell’aria fresca la sera, la benedizione della musica, la benedizione della compagnia degli amici, la benedizione di un letto su cui riposare. La benedizione delle parole d’affetto, d’amore, di gratitudine che mi vengono offerte da chi mi vive accanto..


Voglio vivere da benedetta, perché “essere benedetto, porta sempre a un profondo desiderio di benedire gli altri. La caratteristica di co­loro che sono benedetti è che, ovunque essi vadano, dicono sempre parole di benedizione. E’ sorprendente come sia facile benedire gli altri, dire cose buone a loro e di loro, far emergere la loro bellezza e verità, quando tu stesso sei in contatto con questa realtà. Il benedetto benedice sempre.” (H.J.M. NOUWEN)

2 commenti:

Alessandra ha detto...

Siamo creati per vivere e dare vita, per imparare dall'amore ad amare e per benedire.

Anonimo ha detto...

Benedire uguale Dire BENE...mi piace molto questa semplice ed immensa definizione che mi accorgo dì aver colto raramente. Grazie. Roberta