Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.
Lc 23,46
O popolo mio, che
male ti ho fatto?
Che dolore ti ho
dato? Rispondimi!
Io ti guidai dalla terra d’Egitto:
e tu hai preparato la croce al tuo Salvatore.
Io ti guidai quarant’anni nel deserto,
ti sfamai con la manna,
ti portai in una terra buona
e tu hai preparato la croce al tuo Salvatore.
Io ti piantai come una splendida vigna:
e tu mi sei venuta aspra e amara;
hai calmato la mia sete con aceto,
hai piantato una lancia nel fianco al tuo Salvatore.
Io per te colpii l’Egitto nei suoi primogeniti:
e tu mi hai colpito con flagelli
e mandato a morte.
Io apersi davanti a te il mare:
e tu con una lancia mi hai aperto il fianco.
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Con la morte di Gesù, il velo
del Tempio si squarcia in due – così raccontano i Vangeli – da cima a fondo.
Probabilmente s’intende, dei due veli del tempio, quello interno, quel velo
cioè che impedisce alla gente l’accesso al Santo dei Santi. Una sola volta
all’anno il sommo sacerdote può passare attraverso il velo, comparire al
cospetto dell’Altissimo e pronunciare il santo nome di Lui.
Adesso, nel momento della morte
di Gesù, questo velo si squarcia da cima a fondo.
Con ciò si allude a due cose:
da una parte, diventa evidente che l’epoca del vecchio Tempio e dei suoi
sacrifici è finita; al posto dei simboli e dei riti, che rimandavano al
futuro, subentra ora la realtà stessa, il Gesù crocifisso che riconcilia
tutti noi col Padre. Ma al contempo, lo squarciarsi del velo del Tempio
significa che ora è aperto l’accesso a Dio.
Ora Dio stesso ha tolto il
velo, nel Crocifisso si è manifestato come Colui che ama fino alla morte.
L’accesso a Dio è libero.
Benedetto XVI, Gesù di Nazaret 3
pag. 141-143
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Io ti feci strada con la nube luminosa:
e tu mi hai condotto davanti a Pilato.
Io ti dissetai dalla roccia con acqua di salvezza:
e tu mi hai dissetato con fiele e aceto.
Io per te distrussi i re dei Cananei:
e tu con una canna mi hai colpito il capo.
Io ti posi nelle mani lo scettro dei re:
e tu mi hai posto sul capo la corona di spine.
Io ti innalzai con grande potenza:
e tu mi hai sospeso al legno della croce.
Liturgia del Venerdì santo
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La morte di Gesù si ripete
misticamente nel Sacrificio della Messa, e noi partecipandovi, ne riceviamo
tutti i benefici.
P. Giocondo Lorgna
Signore, insegnami ad
attraversare la vita assieme a te, verso il Padre.
Prego la “decina”
del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…
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