Intrecciata una corona di spine, gliela posero
sul capo, con una canna nella destra;
poi mentre gli si inginocchiavano davanti,
lo schernivano: “Salve re dei Giudei”.
Mt 27,29
I soldati si prendono gioco in
modo crudele di Gesù. Sanno che Egli pretende di essere re. Ma ora si trova
nelle loro mani, ed è loro piacere umiliarlo, dimostrare in Lui la loro forza,
forse anche scaricare su di Lui, in modo sostitutivo, la loro rabbia contro i
grandi. Rivestono Lui – uomo colpito e ferito in tutto il corpo – con i segni
caricaturali della maestà imperiale: il mantello scarlatto, la corona di spine
intrecciate e lo scettro di canna. Gli rendono omaggio: “Salve, re dei Giudei!”;
il loro omaggio consiste in ceffoni con cui manifestano ancora una volta tutto
il loro disprezzo nei suoi confronti.
In questa apparenza caricaturale
Gesù viene condotto da Pilato, e Pilato lo presenta alla folla – all’umanità:
Ecco l’uomo!
Probabilmente il giudice romano è
sconvolto dalla figura percossa e schernita di questo misterioso accusato. Egli
conta sulla compassione di coloro che lo vedono.
“Ecce homo” – questa parola
acquisisce spontaneamente una profondità che va al di là del momento. In Gesù
appare l’essere umano come tale. In Lui si manifesta la miseria di tutti i
colpiti e rovinati. Nella sua miseria si rispecchia la disumanità del potere
umano, che schiaccia così l’impotente.
In Lui si rispecchia ciò che
chiamiamo “peccato”: ciò che l’uomo diventa quando volge le spalle a Dio e
prende autonomamente in mano il governo del mondo.
Ma è vero anche l’altro aspetto:
a Gesù non può essere tolta la sua intima dignità. Resta presente in
Lui il Dio nascosto. Anche l’uomo
percosso ed umiliato rimane immagine di Dio.
Da quando Gesù si è lasciato
percuotere, proprio i feriti e i percossi sono immagine del Dio che ha voluto
soffrire per noi. Così, nel mezzo della sua passione, Gesù è immagine di
speranza: Dio sta dalla parte dei sofferenti.
Benedetto XVI, Gesù di Nazaret 3
pag. 223-224
O capo insanguinato
di Cristo mio Signor,
di spine coronato,
colpito per amor.
Perché sono
spietati gli uomini con te?
Tu porti i miei
peccati: Gesù pietà di me.
Dai corali di J. S. Bach
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Nella coronazione di spine Gesù
fu umiliato e insultato. Egli è pure umiliato nell’Eucaristia per le nostre
irriverenze e sacrilegi.
P. Giocondo Lorgna
Signore, insegnami a
riconoscere in ogni persona il mio fratello, il mio re.
Prego la “decina”
del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…
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