sabato 6 luglio 2013

Misteri del dolore – TERZO, L’INCORONAZIONE DI SPINE


Intrecciata una corona di spine, gliela posero
sul capo, con una canna nella destra;
poi mentre gli si inginocchiavano davanti,
lo schernivano: “Salve re dei Giudei”.
Mt 27,29


I soldati si prendono gioco in modo crudele di Gesù. Sanno che Egli pretende di essere re. Ma ora si trova nelle loro mani, ed è loro piacere umiliarlo, dimostrare in Lui la loro forza, forse anche scaricare su di Lui, in modo sostitutivo, la loro rabbia contro i grandi. Rivestono Lui – uomo colpito e ferito in tutto il corpo – con i segni caricaturali della maestà imperiale: il mantello scarlatto, la corona di spine intrecciate e lo scettro di canna. Gli rendono omaggio: “Salve, re dei Giudei!”; il loro omaggio consiste in ceffoni con cui manifestano ancora una volta tutto il loro disprezzo nei suoi confronti.
In questa apparenza caricaturale Gesù viene condotto da Pilato, e Pilato lo presenta alla folla – all’umanità: Ecco l’uomo!
Probabilmente il giudice romano è sconvolto dalla figura percossa e schernita di questo misterioso accusato. Egli conta sulla compassione di coloro che lo vedono.
“Ecce homo” – questa parola acquisisce spontaneamente una profondità che va al di là del momento. In Gesù appare l’essere umano come tale. In Lui si manifesta la miseria di tutti i colpiti e rovinati. Nella sua miseria si rispecchia la disumanità del potere umano, che schiaccia così l’impotente.
In Lui si rispecchia ciò che chiamiamo “peccato”: ciò che l’uomo diventa quando volge le spalle a Dio e prende autonomamente in mano il governo del mondo.
Ma è vero anche l’altro aspetto: a Gesù non può essere tolta la sua intima dignità. Resta presente in
Lui il Dio nascosto. Anche l’uomo percosso ed umiliato rimane immagine di Dio.

Da quando Gesù si è lasciato percuotere, proprio i feriti e i percossi sono immagine del Dio che ha voluto soffrire per noi. Così, nel mezzo della sua passione, Gesù è immagine di speranza: Dio sta dalla parte dei sofferenti.

Benedetto XVI, Gesù di Nazaret 3
pag. 223-224




O capo insanguinato di Cristo mio Signor,
di spine coronato, colpito per amor.
Perché sono spietati gli uomini con te?
Tu porti i miei peccati: Gesù pietà di me.

Dai corali di J. S. Bach



Nella coronazione di spine Gesù fu umiliato e insultato. Egli è pure umiliato nell’Eucaristia per le nostre irriverenze e sacrilegi.
P. Giocondo Lorgna


Signore, insegnami a riconoscere in ogni persona il mio fratello, il mio re.



Prego la “decina” del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…

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