martedì 1 aprile 2014

Domenico scopre l'umanità



Mi è capitato tra le mani il libro San Domenico. La passione dell'annuncio” di Jean-René Bouchet. Uscito qualche anno fa, mi aveva colpito per lo stile essenziale, lineare, che ne permetteva una facile lettura, ma soprattutto per l’entusiasmo e la partecipazione con cui l’autore dichiarava di voler “trasmettere quella carità originaria che aveva proiettato sulle strade il giovane canonico spagnolo per annunciare la Buona Novella del nome di Gesù Cristo e creare un genere di vita nuovo e sorprendente”.
Nella prime pagine scrive:

“Domenico in preghiera contempla il Salvatore e proprio da questa contemplazione ha origine l'intercessione universale.. Mentre altri scoprono il silenzio e la notte – o la luce -, Domenico scopre l'umanità.”

La sua preghiera è relazione, una relazione profonda con Dio, una relazione altrettanto profonda con ogni uomo o donna che incontra: possiede “una grazia di preghiera particolare per tutti gli infelici”, che si esprime nella compassione, nella capacità di piangere con chi piange e di gioire con chi gioisce, tanto che “tutti lo amavano, perché lui amava tutti”.

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