Mi è capitato tra le mani il libro “San Domenico. La passione dell'annuncio” di Jean-René Bouchet.
Uscito
qualche anno fa, mi aveva colpito per lo stile essenziale, lineare, che ne
permetteva una facile lettura, ma soprattutto per l’entusiasmo e la
partecipazione con cui l’autore dichiarava di voler “trasmettere quella carità originaria che
aveva proiettato sulle strade il giovane canonico spagnolo per annunciare la
Buona Novella del nome di Gesù Cristo e creare un genere di vita nuovo e
sorprendente”.
La sua preghiera è relazione, una relazione profonda con Dio, una relazione altrettanto profonda con ogni uomo o donna che incontra: possiede “una grazia di preghiera particolare per tutti gli infelici”, che si esprime nella compassione, nella capacità di piangere con chi piange e di gioire con chi gioisce, tanto che “tutti lo amavano, perché lui amava tutti”.
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