sabato 19 aprile 2014

Salmo 27(26)



Questo salmo è una complessa pagina poetica che presenta un duplice stato d’animo: di serenità davanti agli uomini e un sentimento timoroso e supplice davanti a Dio. Il salmo forma così quasi due tavole simmetriche, un dittico che trova unità nell’ambito del tempio. L’espressione “cercare il volto di Dio” è sinonimo di “entrare nel tempio”. La prima parte del salmo ne fa chiaro riferimento con le parole: casa, santuario, tabernacolo.
Nel salmo 27(26) la gioia e la paura, atteggiamenti fondamentali della vita, appianano il loro contrasto nella fiducia in Dio. Questa fiducia è simboleggiata dalla “rupe”, il colle roccioso di Sion dove era stato costruito il tempio.
Nella prima parte, il salmo presenta simboli di guerra, parla di nemici, accenna a grida di vittoria e sacrifici di ringraziamento. Entrato poi nel tempio, l’orante parla soprattutto con il cuore. Si definisce “servo”, titolo che non ha significato umiliante ma di totale adesione a Dio, titolo che la Sacra Scrittura applica ad Abramo, a Mosé, a Davide, e perfino alla misteriosa figura messianica descritta dal profeta Isaia.
Nel salmo viene descritto un itinerario di vita che ha come meta la parola di Dio. Tutt’attorno c’è vuoto e solitudine, oscurità e persecuzioni, ma il fedele proclama che la bontà del Signore è certezza incrollabile.




Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore?
Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere.
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia,
anche allora ho fiducia. 

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore
ed ammirare il suo santuario.
Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe.
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Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino, a causa dei miei nemici.
Non espormi alla brama dei miei avversari;
contro di me sono insorti falsi testimoni che spirano violenza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.


1 commento:

AttiFede ha detto...

Grazie mille del servizio che fate con questo blog! Auguro a tutte voi una Santa Pasqua!