Per molti studiosi della Bibbia
questo è un salmo penitenziale d’ingresso al culto, ma forse ancora di più
appartiene a un genere di preghiera molto diffuso nell’oriente: la protesta
della propria innocenza davanti a Dio.
Il salmo 26 (25) deve essere
letto in chiave positiva, in quanto celebra i benefici e le grazie offerte da
Dio. Il simbolo dominante è quello del movimento, come metafora della vita.
Nel primo versetto “Signore fammi
giustizia” troviamo già il tema fondamentale del salmo: non è un’espressione di
tipo farisaico, ma un canto della fede che orienta tutto l’agire e che
abbandona nelle mani di Dio l’intera esistenza.
L’autore del salmo è fermamente
convinto che Dio è attento e vaglia accuratamente la moralità degli uomini. Nel
versetto 2 il “mettere alla prova” è inteso non come sollecitazione al male, ma
come un’esplorazione accurata dei sentimenti e delle scelte fondamentali che
reggono la vita d’una persona.
Il salmo viene concluso con parole di
benedizione e, nel suo insieme, esprime una preghiera che invoca la piena
comunione con Dio.
Signore, fammi giustizia:
nell'integrità ho camminato,
confido nel Signore, non potrò vacillare.
Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
raffinami al fuoco il cuore e la mente.
La tua bontà è davanti ai miei occhi
e nella tua verità dirigo i miei passi.
Non siedo con gli uomini mendaci
e non frequento i simulatori.
Odio l'alleanza dei malvagi,
non mi associo con gli empi.
Lavo nell'innocenza le mie mani
e giro attorno al tuo altare, Signore,
per far risuonare voci di lode
e per narrare tutte le tue meraviglie.
Signore, amo la casa dove dimori
e il luogo dove abita la tua gloria.
Non travolgermi insieme ai peccatori,
con gli uomini di sangue non perder la mia vita,
perché nelle loro mani è la perfidia,
la loro destra è piena di regali.
Integro è invece il mio cammino;
riscattami e abbi misericordia.
Il mio piede sta su terra piana;
nelle assemblee benedirò il Signore.
nell'integrità ho camminato,
confido nel Signore, non potrò vacillare.
Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
raffinami al fuoco il cuore e la mente.
La tua bontà è davanti ai miei occhi
e nella tua verità dirigo i miei passi.
Non siedo con gli uomini mendaci
e non frequento i simulatori.
Odio l'alleanza dei malvagi,
non mi associo con gli empi.
Lavo nell'innocenza le mie mani
e giro attorno al tuo altare, Signore,
per far risuonare voci di lode
e per narrare tutte le tue meraviglie.
Signore, amo la casa dove dimori
e il luogo dove abita la tua gloria.
Non travolgermi insieme ai peccatori,
con gli uomini di sangue non perder la mia vita,
perché nelle loro mani è la perfidia,
la loro destra è piena di regali.
Integro è invece il mio cammino;
riscattami e abbi misericordia.
Il mio piede sta su terra piana;
nelle assemblee benedirò il Signore.
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