Gv 19,25-27: Stavano presso la croce
di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì
accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo
figlio!». Poi disse al discepolo:
«Ecco la tua madre!».
San Domenico vive intensamente l’incontro
con Cristo e, inginocchiato ai piedi della croce, l’abbraccia e nel silenzio
eloquente della preghiera diviene parte integrante della missione di Cristo, come
era accaduto per Maria, la madre di Gesù, e per Giovanni, il discepolo amato.
Lì, abbracciato alla croce, Domenico ascolta il gemito inespresso di coloro che
cercano un raggio di speranza, di misericordia, di verità… La missione di
Cristo continua in Domenico: trafitto egli stesso dall’amore sconfinato di Dio,
riparte continuamente per strade principali e secondarie dell’umanità, si ferma
nei luoghi in cui vivono, lavorano, lottano i figli degli uomini e ascolta e
dialoga e parla di Cristo e del suo amore misericordioso, che ridona verità e
bellezza al vivere umano.
Domenico sente la voce di Cristo che gli
affida sua madre, la chiesa, e i suoi fratelli e le sue sorelle, perché insieme
siano responsabili gli uni della gioia e della salvezza degli altri, quella
gioia e quella salvezza che Gesù stesso ci ha donato con un abbraccio dalla
Croce e, il mattino di Pasqua, ci ha dato la missione di annunciare con tutte
le nostre forze fino a raggiungere i cuori che battono nelle periferie della
vita.
In ginocchio e in cammino… nasce e cresce
la missione!
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