sabato 5 luglio 2014

Salmo 38 (37)

L’autore di questo Salmo rivela una forte sensibilità morale. La sua preghiera, da iniziale supplica di un malato grave, si trasforma in una confessione del peccato.
C’è un lungo e sconsolato lamento sulla malattia, la persona è consumata e sfinita, piegata ed abbattuta, accasciata e triste, il suo grido di dolore è come un ruggito. A questo si aggiunge il fatto che la malattia viene considerata come frutto del peccato, e a ciò si deve poi aggiungere l’ostilità umana. Pur nella desolazione della più acuta sofferenza e pur nell’amarezza della solitudine, nel Salmo c’è una certezza che non vacilla: “In te spero, Signore; tu mi risponderai”.
L’invocazione dell’orante è un appello alla comprensione e alla misericordia, perché la prova è troppo pesante per una creatura così fragile com’è l’uomo.
L’orante crede sempre che dietro “la mano pesante” di Dio si nasconda la premura di un padre che salva educando, di un medico che guarisce intervenendo.
Nel Salmo 38 (37) non manca il riferimento ai “nemici”. La punizione passa anche attraverso il mondo delle relazioni umane. Negli ultimi versetti il fedele si getta con un grido tra le braccia di Dio e resta in attesa della risposta di Colui che gli è padre, amico, salvatore… “Dio mio”.

Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.
Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.

In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
Ho detto: "Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla".
Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.
Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.

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