sabato 26 luglio 2014

Salmo 41 (40)

Anche questo Salmo è diventato celebre nella riflessione cristiana, perché il v. 10 viene citato da Gesù a proposito del tradimento di Giuda: “Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno” (Gv 13,18).
Come in altri Salmi, il tema centrale del Salmo 41 (40) riguarda un malato grave che, consapevole della verità del dogma della retribuzione, si sente colpevole, ma anche ingiustamente colpito dai sarcasmi e dalla crudeltà di nemici e di amici traditori. La violazione dell’amicizia e dei rapporti di ospitalità è uno dei massimi delitti per l’Oriente.
Il Salmo inizia con una beatitudine-benedizione di tono diverso dal resto dell’intera composizione, la quale però ha anche una tonalità di ringraziamento, ed è comunque una lezione di umiltà e di fedeltà a Dio, di fiducia in Lui.
Il v. 14 è ritenuto la prima delle tradizionali dossologie finali (Amen, Alleluia) che chiudono i cinque libri in cui è stato diviso il Salterio da parte della tradizione giudaica, con riferimento ai cinque libri del Pentateuco.
Le dossologie successive si trovano in:
Sal 72,18-19 - Sal 89,53 - Sal 106,48 - Sal 150.

Beato l'uomo che ha cura del debole,
nel giorno della sventura il Signore lo libera.
Veglierà su di lui il Signore,
lo farà vivere beato sulla terra,
non lo abbandonerà alle brame dei nemici.
Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
gli darai sollievo nella sua malattia.
Io ho detto: "Pietà di me, Signore;
risanami, contro di te ho peccato".
I nemici mi augurano il male:
"Quando morirà e perirà il suo nome?".
Chi viene a visitarmi dice il falso,
il suo cuore accumula malizia
e uscito fuori sparla.
Contro di me sussurrano insieme i miei nemici,
contro di me pensano il male:
"Un morbo maligno su di lui si è abbattuto,
da dove si è steso non potrà rialzarsi".
Anche l'amico in cui confidavo,
anche lui, che mangiava il mio pane,
alza contro di me il suo calcagno.
Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami,
che io li possa ripagare.
Da questo saprò che tu mi ami
se non trionfa su di me il mio nemico;
per la mia integrità tu mi sostieni,
mi fai stare alla tua presenza per sempre.
Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele,
da sempre e per sempre. Amen, amen.


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