sabato 7 giugno 2014

Salmo 34 (33)



L’autore di questo Salmo si rivela come uno degli “anawim”, cioè uno dei “poveri” che cercano Jahweh e in Lui si rifugiano.
Il Salmo 34 (33) è un carme alfabetico dove il vocabolario e le ripetizioni risentono dei metodi didattici dei sapienti orientali. Il suo contenuto è una lode gioiosa che non si può trattenere per se stessi, che dev’essere comunicata a tutti; è anche una benedizione vista in una duplice direzione: parte da Dio e si effonde sull’uomo, sale dall’uomo beneficato per avere come termine Dio. La benedizione che parte da Dio dona all’uomo felicità, successo, dignità. Il fedele risponde “benedicendo” Dio per il suo dono e ringraziandolo per la sconfinata generosità che si effonde nella storia personale e comunitaria, nell’umanità e nel cosmo.
Pur nello stile asciutto che gli è proprio, il Salmista sa usare una simbologia essenziale e originale come nel v. 6 dove dice: “Guardate a lui e sarete raggianti”. Alla simbologia dell’ascolto e della vista, il Salmo 34 (33) associa in modo originale quella del gusto e del cibo (vv. 9.11) considerato come segno di vita, di comunione, di gioia, di dialogo. Per questo nella liturgia cristiana antica e nella catechesi si è fatta spesso una lettura cristologica ed eucaristica del Salmo.


Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.
Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.
L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.


Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.
Venite, figli, ascoltatemi;
v'insegnerò il timore del Signore.
C'è qualcuno che desidera la vita
e brama lunghi giorni per gustare il bene?
Preserva la lingua dal male,
le labbra da parole bugiarde.
Sta' lontano dal male e fa' il bene,
cerca la pace e perseguila.

La malizia uccide l'empio
e chi odia il giusto sarà punito.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi,
chi in lui si rifugia non sarà condannato.
 

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