In questi giorni estivi in cui festeggiamo il Santo Padre Domenico (il 4 agosto a Bologna e l’8 altrove) ci piace dedicargli parte di una riflessione di Fr. Timothy Radcliffe o.p. sulla predicazione che ben interpreta lo stile apostolico del fondatore dei Predicatori:
Essere un
predicatore significa imparare l'ascetismo della sincerità in tutte le parole
che pronunciamo, nel modo in cui parliamo degli altri, dei nostri amici come
dei nostri nemici, di coloro che si sono appena assentati, del Vaticano, di noi
stessi. Solo assimilando nel cuore questa verità sapremo enunciare la
differenza tra una fiducia positiva nell'annuncio della verità, e l'arroganza
di coloro che pretendono di sapere più di quanto non sia possibile; tra
l'umiltà di fronte al mistero e un relativismo insipido che non osa neppure più
prendere la parola. La
disciplina fa parte della nostra assimilazione a colui che è la Verità, e la
cui parola "è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio
taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito,
delle giunture e delle midolla, e scruta i sentimenti e i pensieri del
cuore" (Eb 4,12). Timothy Radcliffe, La
missione in un “mondo in fuga”
O Domenico, predicatore umile e sincero,
parola viva e penetrante di Gesù Cristo, prega per noi!
Disegno di Sr. Maria Sanna o.p.
Nessun commento:
Posta un commento