sabato 10 agosto 2013

Misteri della gloria – SECONDO, L’ASCENSIONE DI GESU’

“Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo”.
At 1,11

Interpretando teologicamente l’Ascensione di Gesù, gli angeli raccomandano di non stare a guardare in cielo, ma di attendere e preparare il ritorno glorioso del Signore. E’ questo, sino alla fine dei tempi, il compito della Chiesa, in tensione tra il visibile e l’invisibile, tra la realtà presente e la futura città verso la quale siamo incamminati.
Una comunità di credenti che cammini in questa direzione – cioè aperta al mondo, a servizio di tutti – diventa testimone della nuova umanità realizzata nel Cristo Gesù.
La formula del nostro Credo: “E’ risuscitato, è salito al cielo, siede alla destra del Padre”, esprime la fede pasquale della Chiesa nel destino di Gesù di Nazaret. Quest’uomo, con il quale gli apostoli hanno “mangiato e bevuto” durante la sua esistenza terrena, dopo la sua morte è “diventato Signore”, perché il Padre l’ha associato definitivamente alla sua vita, al suo potere sugli uomini e sul mondo: “Ogni potere mi è stato dato, in cielo e sulla terra”.
Vivo, dopo la sua passione egli è presente tra i suoi secondo una nuova dimensione e cammina con loro sulle vie del mondo, dove li manda come testimoni della risurrezione, annunciatori del perdono dei peccati e della vita di figli di Dio, portatori della forza dello Spirito che raduna gli uomini da tutte le nazioni nell’unica Chiesa.
 “L’Ascensione del Cristo significa anche elevazione per noi, e là dove è giunta in anticipo la gloria del capo, è come un invito alla speranza del corpo: per questo dobbiamo giustamente esultare…” (dagli scritti di San Leone Magno).
                                                                                                      Commento al Messale Festivo


E’ veramente cosa buona e giusta
che tutte le creature in cielo e sulla terra
si uniscano nella tua lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.

Dopo la risurrezione
egli si mostrò visibilmente a tutti i discepoli,
e sotto il loro sguardo salì al cielo,
perché noi fossimo partecipi
della sua vita divina.

Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli Angeli e dei Santi
canta in coro l’inno della tua gloria.

                   Liturgia della Festa dell’Ascensione


Gesù prepara un posto anche per noi e nell’Eucaristia egli è come un preludio della gloria futura.
P. Giocondo Lorgna


Signore, che io sia il tuo volto, le tue mani, la tua parola tra la gente di questo mondo.



Prego la “decina” del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…



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