sabato 21 settembre 2013

IO PREGO CON I SALMI


Il Libro dei Salmi è uno dei libri della Bibbia, quindi libro ispirato da Dio. E’ chiamato anche Salterio, una raccolta di 150 preghiere-poesie che prendono il nome dallo strumento a corde che anticamente ne accompagnava il canto.
I salmi sono tesori nascosti da scoprire.
Sono Parola di Dio attraverso una parola antica e orientale.
Sono compendio dell’Antico Testamento.
Sono canto dell’intera umanità.

Il Salterio è stato organizzato dalla tradizione giudaica in una specie di Pentateuco salmico:
-       ai cinque libri della Torah, parola di Dio
-       corrispondono i cinque libri dei Salmi, parola ispirata, che l’uomo può rivolgere a Dio. La separazione di questi cinque libri è data da una “dossologia” (parole di lode: Benedetto il Signore, amen, amen) che troviamo alla fine dei Salmi 41,72,89,106,150.

Osserva D. Bonhoeffer: “… Gesù Cristo ha portato innanzi a Dio tutto il dolore, tutta la gioia, tutta la gratitudine e tutta la speranza degli uomini… se la Bibbia contiene un libro di preghiere, dobbiamo dedurre che la parola di Dio non è soltanto quella che Egli vuole rivolgere a noi, ma è anche quella che Egli vuole sentirsi rivolgere da noi, poiché questa è la parola del suo Figlio diletto”.

Il Concilio Ecumenico Vaticano II dice: “Tutti i fedeli… si accostino volentieri al sacro testo… si ricordino però che la lettura della Sacra Scrittura dev’essere accompagnata dalla preghiera.” (DV 25).

S. Girolamo (sec. IV-V) consiglia una matrona romana per l’educazione della figlia: “Assicurati che essa studi ogni giorno qualche passo della Scrittura… alla preghiera faccia seguire la lettura e alla lettura la preghiera” (frase riportata da Benedetto XVI – Verbum Domini n. 72)

Nel nostro cammino di dialogo ecumenico, ci può essere di aiuto anche un breve scritto di introduzione ai Salmi del fondatore della Riforma Protestante:
“Con una semplice lettura occasionale, queste preghiere sono per noi troppo dense di pensiero e troppo forti, così che ci è poi facile rivolgerci a nutrimenti più semplici.
Ma chi ha cominciato a pregare col salterio in modo serio e regolare abbandonerà presto le altre piccole preghiere facili, particolari e pie e dirà: Non certo in queste vi è la forza, il vigore, la violenza e il fuoco che trovo nel salterio. Queste piccole preghiere mi sembrano troppo fredde e troppo prive di sentimento”. (Lutero, Prefazione al salterio, 1531)



Continueremo con brevi parafrasi ricavate
dall’introduzione ai Salmi di Gianfranco Ravasi
in IL LIBRO DEI SALMI (Edizioni Dehoniane – Bologna)

e il testo per la preghiera.

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