Il Libro dei Salmi è uno dei
libri della Bibbia, quindi libro ispirato da Dio. E’ chiamato anche Salterio,
una raccolta di 150 preghiere-poesie che prendono il nome dallo strumento a
corde che anticamente ne accompagnava il canto.
I salmi sono tesori nascosti da
scoprire.
Sono Parola di Dio attraverso una
parola antica e orientale.
Sono compendio dell’Antico
Testamento.
Sono canto dell’intera umanità.
Il Salterio è stato organizzato
dalla tradizione giudaica in una specie di Pentateuco salmico:
-
ai cinque libri della Torah, parola di Dio
-
corrispondono i cinque libri dei Salmi, parola ispirata,
che l’uomo può rivolgere a Dio. La separazione di questi cinque libri è data da
una “dossologia” (parole di lode: Benedetto il Signore, amen, amen) che
troviamo alla fine dei Salmi 41,72,89,106,150.
Osserva D. Bonhoeffer: “… Gesù
Cristo ha portato innanzi a Dio tutto il dolore, tutta la gioia, tutta la
gratitudine e tutta la speranza degli uomini… se la Bibbia contiene un libro di
preghiere, dobbiamo dedurre che la parola di Dio non è soltanto quella che Egli
vuole rivolgere a noi, ma è anche quella che Egli vuole sentirsi rivolgere da
noi, poiché questa è la parola del suo Figlio diletto”.
Il Concilio Ecumenico Vaticano II
dice: “Tutti i fedeli… si accostino volentieri al sacro testo… si ricordino
però che la lettura della Sacra Scrittura dev’essere accompagnata dalla
preghiera.” (DV 25).
S. Girolamo (sec. IV-V) consiglia
una matrona romana per l’educazione della figlia: “Assicurati che essa studi
ogni giorno qualche passo della Scrittura… alla preghiera faccia seguire la
lettura e alla lettura la preghiera” (frase
riportata da Benedetto XVI – Verbum Domini n. 72)
Nel nostro cammino di dialogo
ecumenico, ci può essere di aiuto anche un breve scritto di introduzione ai
Salmi del fondatore della Riforma Protestante:
“Con una semplice lettura
occasionale, queste preghiere sono per noi troppo dense di pensiero e troppo
forti, così che ci è poi facile rivolgerci a nutrimenti più semplici.
Ma chi ha cominciato a pregare
col salterio in modo serio e regolare abbandonerà presto le altre piccole
preghiere facili, particolari e pie e dirà: Non certo in queste vi è la forza,
il vigore, la violenza e il fuoco che trovo nel salterio. Queste piccole
preghiere mi sembrano troppo fredde e troppo prive di sentimento”. (Lutero, Prefazione al salterio, 1531)
Continueremo con brevi parafrasi ricavate
dall’introduzione ai Salmi di Gianfranco
Ravasi
in IL LIBRO DEI SALMI (Edizioni
Dehoniane – Bologna)
e il testo per la preghiera.
Nessun commento:
Posta un commento