Iniziamo con questo mese missionario un viaggio nella
spiritualità domenicana. Non mancano su Internet delle presentazioni su questo
argomento. Ma vogliamo farlo con uno sguardo da domenicane della Beata Imelda,
certe che il nostro modo di essere domenicane ha una sfumatura propria che
arricchisce la vita dell’Ordine e della Chiesa.
“Consacrate all’Eucaristia per la missione” tali sono le
prime parole con le quali la nostra vita viene definita nelle nostre Costituzioni
attuali. Tale è soprattutto il modo con il quale noi ricordiamo l’identità del
nostro Ordine: Ordine dei Predicatori, di quelli che sono chiamati, consacrati
per andare a parlare ad alta voce di Dio. Predicare vuol dire proclamare.
Insieme con tutta la famiglia domenicana, ci prepariamo a
celebrare gli 800 anni dell’approvazione dell’Ordine da parte di papa Onorio
IIIo. “Mandati a predicare il Vangelo”, così scriveva nei documenti
ufficiali di conferma dell’Ordine. Per la prima volta nella storia della
Chiesa, si attribuiva il ministero della predicazione a tutto un istituto e a tutti
quelli che nel futuro ci sarebbero entrati.
La predicazione del Vangelo unisce tutti i domenicani:
Monache, Frati, Laici, Suore, Giovani. Essa modella la nostra vita, le nostre
leggi di Suore Imeldine, secondo il nostro carisma proprio. Ci sprona a fare
della nostra vita di fede una lucerna sul moggio. La nostra vita comunitaria,
le nostre attività anche il nostro abito sono elementi di questa predicazione.
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