mercoledì 26 dicembre 2012

“Beata colei che ha creduto!” (Lc 1,45)

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39In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».

 


Il vangelo ci presenta due personaggi, Maria e la cugina Elisabetta, che indicano l'atteggiamento che dobbiamo avere nel nostro spirito per contemplare e celebrare il mistero della nascita di Gesù, “il Verbo che si fece carne” (Gv 1,14). Deve essere un atteggiamento di fede, e di una fede dinamica come quella di Maria. Elisabetta, con sincera umiltà, "fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: (...) A chedebbo che la madre del mio Signore venga a me?" (Lc 1,41-43). Nessuno le aveva detto, solo la fede, lo Spirito Santo le aveva fatto capire che la sua cugina era la madre del suo Signore, Dio. Conoscendo l'atteggiamento di piena fiducia che aveva Maria - quando l'angelo le disse che Dio l’aveva scelta per diventare la sua madre terrena - Elisabetta ha proclamato la sua gioia piena di fede dicendo: "Beata colei che ha creduto" (Lc 1,45). È quindi con un atteggiamento di fede che dobbiamo vivere il Natale, una fede dinamica, ad imitazione di Maria e di Elisabetta. Di conseguenza, come Elisabetta, esprimere anche esternamente la gratitudine e la gioia di credere e, come Maria, mostrare questa fede anche con le opere. "Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta" (Lc 1,39-40), per congratularsi con lei e, per aiutarla, “rimase con lei circa tre mesi” (cfr. Lc 1,56).
La Parola di Dio, oggi, ci insegna a progredire nella fede, ad esercitarci nella carità fraterna, a lodare Dio e in Lui solo esultare. BUON NATALE!!!

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