lunedì 24 dicembre 2012

CON I NOSTRI PRESEPI VI FACCIAMO TANTI AUGURI!

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NATALE CON MARIA, ICONA DELLA FEDE OBBEDIENTE

Guardiamo all'atteggiamento interiore di Maria di fronte all'azione di Dio al momento della nascita di Gesù, dopo l'adorazione dei pastori. Il testo biblico afferma che Maria «custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19); in greco il termine è symballon, potremmo dire che Ella "teneva insieme", "poneva insieme" nel suo cuore tutti gli avvenimenti che le stavano accadendo; collocava ogni singolo elemento, ogni parola, ogni fatto all'interno del tutto e lo confrontava, lo conservava, riconoscendo che tutto proviene dalla volontà di Dio. Maria non si ferma ad una prima comprensione superficiale di ciò che avviene nella sua vita, ma sa guardare in profondità, si lascia interpellare dagli eventi, li elabora, li discerne, e acquista quella comprensione che solo la fede può garantire. E' l'umiltà profonda della fede obbediente di Maria, che accoglie in sé anche ciò che non comprende dell'agire di Dio, lasciando che sia Dio ad aprirle la mente e il cuore. «Beata colei che ha creduto nell'adempimento della parola del Signore» (Lc 1,45), esclama la parente Elisabetta. E' proprio per la sua fede che tutte le generazioni la chiameranno beata.

La solennità del Natale del Signore ci invita a vivere questa stessa umiltà e obbedienza di fede. La gloria di Dio non si manifesta nel trionfo e nel potere di un re, non risplende in una città famosa, in un sontuoso palazzo, ma prende dimora nel grembo di una vergine, si rivela nella povertà di un bambino. L'onnipotenza di Dio, anche nella nostra vita, agisce con la forza, spesso silenziosa, della verità e dell'amore. La fede ci dice, allora, che l'indifesa potenza di quel Bambino alla fine vince il rumore delle potenze del mondo.. (Cfr. Udienza di Benedetto XVI, mercoledì, 19 dicembre 2012 )

 

L'UMANITA' CERCA IL SALVATORE; TROVATOLO NE RAVVIVA LA PRESENZA CON L'OFFERTA DI SE' NELLA PREGHIERA

Questo presepe può essere interpretato in molti modi, noi, nel costruirlo, abbiamo pensato di attribuirgli questi significati. Nel presepe sono rappresentate 3 scene: Al centro troviamo una natività un po' insolita: il bambino non è in fasce, non è timido, non è indifeso, ma è già grandicello, vispo e gioioso. Con le sue braccia aperte ti viene incontro per abbracciarti e per acco- glierti con gioia.

Abbiamo scelto il giallo così vivido in questa scena, per rappresentare la gioia che non può mai mancare al cristiano, e il rosso per rappresentare l'affetto, la compassione, la benevolenza che ogni incontro in Cristo porta con sé. Questa scena centrale è avvolta dalla notte. In questa notte sono rappresentati 2 gruppi di re magi, che stanno a rappresentare l'umanità.
Nella scena di sinistra c'è un'umanità che sempre cerca la luce, nell'oscurità di una ricerca solo umana. Nella scena in basso a destra, con la rivelazione della nascita del vero salvatore è rappresentata un'umanità che prega e si offre nella quotidianità.
Il colore verde, caratteristico della liturgia del tempo Ordinario, vuole simboleggiare proprio la dimensione della preghiera quotidiana che apre alla speranza nella misericordia e nella grazia del Signore che sempre ci avvolge.

2 commenti:

Luisa ha detto...

Due bellissimi presepi! Brave!

Suorlo' ha detto...

Grazie.. è stata un'esperienza creativa e di contemplazione! Buon Natale a tutti!