sabato 22 dicembre 2012

MARIA DEPOSE GESU’ NEL PRESEPIO

Untitled Document

Noi siamo nati 2000 anni dopo quell’avvenimento che chiamiamo “Il primo Natale”. Forse uno degli aspetti esteriori che è rimasto oggi, come nei giorni in cui nacque il Signore Gesù, è un particolare movimento di folla nelle città. C’era un censimento allora, voluto dall’Imperatore romano Augusto, oggi c’è soprattutto un movimento commerciale, sperando che esso contenga anche un senso cordiale di festa e di solidarietà.
Ci sono luci, alberi, presepi, doni… magari tutti ne potessero godere! C’è però una diversità tra queste manifestazioni attuali del Natale e quelle che troviamo nel Vangelo, e che dobbiamo ricordare se non vogliamo perdere il principale significato di questa grande festa cristiana.
Nel Vangelo la luce è una stella straordinaria, i doni sono soprattutto per quel piccolo Bambino, il piccolo Re che intimorisce i potenti e che i pastori del luogo trovano adagiato nel presepio.

Cos’è il realtà il presepio? La parola latina “praesepium” indicava la mangiatoia per gli animali di una stalla. Un contenitore dove mettere il fieno necessario per l’alimentazione di queste creature che sono al servizio dell’uomo. Per loro il fieno e la paglia sono cibo, ma vengono usati anche come letto per il loro riposo. Fieno e paglia tolgono la durezza della terra e, nella mangiatoia (presepio), tolgono la durezza del legno o della pietra dove sono contenuti. Possiamo pensare, come dice il Vangelo, che Maria abbia trovato naturale usare quella mangiatoia (presepio) come lettino dove deporre Gesù, avvolto nei panni, per il suo sonno infantile.
Il fieno e la paglia sono erba appassita, sono realtà naturali con qualche valore per noi, ma non sono qualcosa di molto importante e desiderabile. Eppure sono il luogo scelto da Gesù per entrare nella nostra storia. Ciò deve farci riflettere.
E’ bello che ci siano anche le “luminarie” del Natale sulle nostre strade, infatti nei primi secoli della storia cristiana la festa del Natale è stata collocata in questo periodo dell’anno solare per dare un nuovo significato alla “festa del Sole”, che proprio dopo il solstizio di dicembre ritorna ad apparire più alto nel nostro orizzonte. Il Sole che illumina totalmente la nostra vita è il Signore Gesù.

Terminiamo ricordando una poesia, forse francese nel suo testo originale, che descrive il Natale così:
E’ caduta una rosa sul fieno…
La rosa è Gesù, il fieno siamo noi!
Non servono molte altre parole come invito a guardare il “presepio” dove Maria ha deposto Gesù.

Nessun commento: