sabato 8 dicembre 2012

Tota Pulchra

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l calendari cristiani, oggi 8 dicembre, celebrano la festa dell’Immacolata.
L’Immacolata è Maria di Nazaret, salutata dall’Angelo come ”piena di grazia”, quindi la creatura umana che fu preservata da quell’allontanamento da Dio che chiamiamo peccato originale, perché a lei veniva chiesto di essere la madre del nostro Salvatore.
Senza macchia, senza colpa, ma anche lei pellegrina nella fede come noi. Gesù morente sulla croce l’ha proclamata anche nostra madre e a noi, nella persona dell’apostolo Giovanni, ha chiesto di ritenerci suoi figli. E’ ciò che il popolo cristiano ha fatto fin dall’inizio, e tutti i secoli cristiani hanno lasciato le impronte di questa eredità ricevuta. Una di queste impronte sono i canti.
Dai secoli più recenti fino ad oggi c’è un canto popolare in lingua italiana che dice così:
Immacolata, Vergine bella,
di nostra vita tu sei la stella…
Molti di noi avranno sentito questo canto nelle varie parrocchie, da voci più o meno intonate, ma certamente cantato con il cuore.
Il Vangelo non lo dice, ma noi sentiamo che in Maria ci sono quelle doti umane che noi esprimiamo quando diciamo di qualcuno: è una bella persona. La bellezza interiore infatti si riflette come una luce all’esterno, non basta quindi la pur apprezzabile bellezza fisica. Maria era bella, di una bellezza spontanea che rifletteva l’armonia del suo spirito e di un particolare dono di “grazia” che veniva da Dio.
“Vergine bella” hanno cantato le generazioni cristiane di questi ultimi secoli.
“Tota pulchra” hanno cantato numerose generazioni precedenti fin dal Medioevo cristiano. Questo è un canto che la chiesa universale valorizza tutt’oggi, pur essendo meno comune la comprensione del testo in lingua latina.

Tota pulchra es, Maria.
Et macula originalis non est in Te.
Tu gloria Ierusalem.
Tu laetitia Israel.
Tu honorificentia populi nostri.
Tu advocata peccatorum.
O Maria, O Maria.
Virgo prudentissima.
Mater clementissima.
Ora pro nobis.
Intercede pro nobis.
Ad Dominum Iesum Christum.

 

Sei tutta bella, Maria,
e il peccato originale non è in te.
Tu gloria di Gerusalemme,
tu letizia d’Israele,
tu onore del nostro popolo,
tu avvocata dei peccatori.
 O Maria!
Vergine prudentissima,
Madre clementissima,
prega per noi,
intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo.

 

Le prime due parole di questo canto richiamano qualche pagina biblica, in particolare il Cantico dei cantici e altri libri sapienziali.
“Immacolata, Vergine bella…Sei tutta bella, Maria!”
Ci danno gioia queste parole e ci invitano a rivolgere a Maria anche le parole successive di questi canti che, in forma semplice, ci ricordano che abbiamo una Madre che tutti vorrebbero avere.

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