Dicevamo
già parlando dei voti in generale, che essi rappresentano uno stile di vita a
cui siamo chiamati tutti, sposati e celibi, giovani e anziani.
Certo,
“Ciascuno ha il proprio carisma, il
proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. 1 Cor7,7. Cioè lo
sposato ha il suo carisma e il celibe ha il suo carisma. L’idea di dono, del
resto, è implicita nella stessa parola con cui Gesù istituì questo stato nuovo
nel mondo: Non tutti possono capire, ma solo coloro ai quali è donato di
capire. Dunque alla base c’è un dono.” (R. Cantalamessa)
Ma
è appunto un dono fatto a tutti: vivere la castità è vivere uno stile di vita e
di relazioni nuove, è vivere il desiderio di tessere nuove relazioni nella
storia. Nuove relazioni con tutto, con Dio, con le persone, con le cose anche:
relazioni di gratuità, di tenerezza, di non dominio.
“Non
si sceglie la verginità, il celibato per entrare nel Regno, per salvarsi meglio
l’anima!, ma perché il Regno è entrato in te, ti ha requisito!, si è impossessato
di te, ti ha scelto.. (è necessario) passare dall’atteggiamento di chi crede di
aver fatto un grande sacrificio nella vita, all’atteggiamento tutto contrario
di chi si accorge di aver ricevuto un incredibile dono e si mette a
ringraziare, non ha più parole per ringraziare!” (R. Cantalamessa)
Essere
persone caste è imparare ad essere persone capaci di ringraziare,
misericordiose con se stesse e con gli altri, attente ed interessate a tutto e
a tutti, che tessono relazioni fatte di
un’accoglienza profonda, che vivono nella loro vita quotidiana il Mistero, Dio
Amore, fino a toccarlo, ma senza volerlo possedere.
“Se
la verginità è un carisma, allora deve essere vissuta con libertà, perché dove
c’è lo Spirito del Signore, lì c’è la vera libertà. Bisogna guardare le cose
come le guardava Gesù, avere quegli stessi occhi, occhi che riceviamo ogni
mattina assieme al suo corpo, nell’Eucaristia; quindi li possiamo chiedere ogni
mattina a Gesù, i suoi occhi.” (R.
Cantalamessa)
Gli
occhi di Gesù fissano il giovane ricco e lo amano: vivere la castità è imparare
giorno dopo giorno ad amare come ama Dio, ad amare senza violenza, senza
desiderio di dominare, non solo le persone, ma anche le cose, la natura, la
creazione tutta.
“Come puoi amare Dio che non vedi, se non
ami quelli che vedi?” (1 Gv 4, 20)
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