giovedì 7 novembre 2013

LA PREGHIERA DI CRISTO E DELLA CHIESA



Preghiera d’intercessione per la Chiesa e per l’umanità intera. Che cos’è la preghiera? Come pregare, per Cristo, con Cristo e in Cristo?
Nel movimento che ci conduce dal memoriale della cena di Gesù alla condivisione del suo corpo e del suo sangue, siamo chiamati ad intercedere per il mondo intero attraverso Cristo, con Lui e in Lui. E’ nella relazione con Lui che la nostra preghiera si fa vera, si fa dialogo, si fa sorgente d’amore e di vita. Spesso le nostre parole sono vuote o rimangono inascoltate, perché sono solo monologhi chiusi in noi stessi.
Il dialogo che noi riconosciamo l’Altro co­me la sorgente della nostra vita e della vita del mondo: co­lui che ha creato e che ha visto che era cosa buona, colui che vuole condurre questa creazione al suo compimento e vi si impegna con la potenza del suo amore. Quando avre­mo riconosciuto tutto ciò, saremo pronti per la preghiera.”
Ed è lo Spirito a venire in nostro aiuto: è lo Spirito, infatti, che ci ispira il desiderio di entrare in relazione con Dio, che pone la nostra volontà, il nostro cuore sulla lunghezza d’onda dell’amore di Dio per divenire noi stessi agenti efficaci di questo amore per il mondo.
La preghiera più profon­da è dunque quella che inizia e termina con il fiat, il grido stesso della fede, che non è rassegnazione passiva ma gri­do di fiducia assoluta, attiva, gioiosa.. Noi spalanchiamo una porta alla sua grazia aprendo le nostre mani nel gesto fiducioso della preghiera.. Quando di­ciamo per lui, con lui e in lui, noi collochiamo la preghiera cristiana proprio nel nome di Gesù.”
Per lui: è attraverso Gesù che noi offriamo al Padre noi stessi e sempre attraverso Lui il Padre ci manifesta il suo amore; è Lui il passaggio verso la vita e in Lui tutta l’umanità è riunita.
Con lui:è in comunione con Gesù che sale la nostra preghiera oggi, perciò con Lui ci impegniamo per la salvezza del mondo in cui viviamo. “Perché Gesù non si è accontentato di pregare in ginocchio in una cappella, ma ha percorso le strade della Palestina portando la buona novella dell'Amo­re di Dio e rendere gloria a Dio, trasformando il mondo me­diante la forza dello Spirito divino, era per lui una pre­ghiera. Desiderare quello che Dio desidera è impegnare la propria vita perché il suo Regno venga e quindi donare le proprie forze per affrettare la venuta del Regno.”
In lui: preghiamo in Cristo, cioè nella comunione del suo corpo. La comunione con tutta la Chiesa “è essa stessa una preghiera e ci spin­ge alla preghiera: essa è il primo passo della relazione e dell’incontro con il Padre perché, amando i nostri fratelli, noi amiamo Dio. Chi prega nell’amore dei suoi fratelli è già nell’amore del Padre e la sua preghiera è vera.”
Ogni nostra preghiera, quindi, entra nella preghiera di Cristo e come la sua, dev’essere legata a quella del mondo, “non soltanto nell'intenzione ma in profondità e con tutto il nostro essere”, disposti a mettere in gioco anche tutte le nostre energie, anche se limitate o povere.
Tuttavia, l'essenziale della preghiera è accogliere, aprirsi, ricevere. Nella preghiera c'è innanzi­tutto la coscienza che Dio è la sorgente e che la nostra vita e la vita del mondo devono abbeverarsi a questa sorgente di vita, ricevere da Dio il soffio che crea veramente di nuo­vo il mondo.”
Le nostre relazioni, le nostre azioni, la nostra stessa vita sono il tramite attraverso il quale lo Spirito di Dio può continuamente raggiungere il mondo intero per “ri-crearlo”, renderlo “umano”: “la vera creazione mira a uma­nizzare il mondo: non è la produzione di cose. E questo mondo, per umanizzarsi, deve conservare una dimensione di gratuità, di accoglienza, di attenzione rivolta esclusivamente all’uo­mo in quanto uomo e non in quanto militante o produtto­re.. Conservare o re­stituire al nostro mondo questo spirito, que­sto senso della gratuità e della «contemplazione» degli es­seri per se stessi e non per quello che se ne potrebbe fare: ecco la vera preghiera.”
Il Padre nostro, infine, conclude questa preghiera, raccogliendo in un breve testo tutto ciò che oc­corre dire e vivere quando la relazione con Dio è stabilita.
L’eucaristia nel suo insieme è proprio la grande pre­ghiera della Chiesa, perché raccoglie tutte le forme di preghiere: “È nell’obbedienza della fede che noi viviamo, celebriamo, supplichiamo, rendiamo grazie e riceviamo il dono unico di Dio al mondo: suo Figlio, mani­festazione del suo amore, il suo Spirito d’amor. Tutte le altre preghiere che siamo in­dotti a fare nel corso degli eventi della vita, presuppongo­no questo atteggiamento fondamentale d’abbandono filiale o ad esso conducono. La preghiera, questo mettersi in rela­zione cosciente e volontaria con Dio, è un elemento essen­ziale della nostra vita: ne va del senso di ciò che siamo, di ciò che facciamo, di ciò che viviamo.”

Nessun commento: