sabato 24 maggio 2014

Salmo 32 (31)



E’ uno dei cosiddetti Salmi penitenziali. Come nel più celebre Salmo 51 (50 – il “miserere”), il nemico più radicale e più pericoloso per il salmista è il peccato che si annida nell’interno della sua coscienza e delle sue scelte. Paolo cita questo Salmo nella lettera ai Romani (4,6-8) come celebrazione della grazia liberatrice di Cristo.
L’amarezza del peccato e la gioia del perdono si trasformano nell’orante in una esortazione sapienziale di alta spiritualità. Il Salmo inizia proclamando la beatitudine del perdono e termina con una proclamazione di gioia. C’è però anche il tempo dell’oscurità.
Il caso personale, come spesso avviene nella letteratura sapienziale, si trasforma in modello esemplare ed universale, tratteggiando una “via di vita”, un comportamento esistenziale.
Un antico agiografo di S. Agostino (Possidio), ci riferisce che Agostino, a cui questo salmo era particolarmente caro, ne aveva affisso una copia sul muro davanti al suo letto. Lo leggeva tra le lacrime e vi trovava grande pace e conforto, soprattutto durante la sua ultima malattia.


Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa
e perdonato il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male
e nel cui spirito non è inganno.
Tacevo e si logoravano le mie ossa,
mentre gemevo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano,
come nell’arsura d’estate inaridiva il mio vigore.
Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe»
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell’angoscia.
Quando irromperanno grandi acque
non lo potranno raggiungere.
Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo,
mi circondi di esultanza per la salvezza.
Ti farò saggio, ti indicherò la via da seguire;
con gli occhi su di te, ti darò consiglio.
Non siate come il cavallo e come il mulo:
privi d’intelligenza
si piega la loro fierezza con morso e briglie,
se no, a te non si avvicinano.
Molti saranno i dolori dell’empio,
ma la grazia circonda chi confida nel Signore.
Gioite nel Signore ed esultate, giusti,
giubilate, voi tutti, retti di cuore.
 

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