sabato 20 aprile 2013

DOMENICA DEL BUON PASTORE

Un messaggio che il vangelo di oggi ci dona è la custodia della nostra fede.
Ancora una volta ci viene detto che la vita cristiana non consiste essenzialmente nel fare qualche cosa per Dio, ma di lasciare che Lui, pastore della nostra vita si prenda cura di noi.
Questo non ci deresponsabilizza, anzi ci pone in una posizione di docilità al Signore. Ci viene chiesto di fidarci di Lui, rimanendo fedeli alle situazioni, anche di difficoltà e sofferenza, nelle quali siamo collocati. Al posto di tale disponibilità e fiducia alla sua azione, noi siamo invece continuamente tentati a tenere noi in mano la nostra vita, a pretendere di sapere cosa vogliamo e di che cosa abbiamo bisogno... sotto sotto....abbiamo paura.
Da uomini liberi e protagonisti, decidere di consegnarsi nelle mani del Signore, con questa infantile fiducia, è una profonda e radicale azione.

Bisogna custodire con amore questa fiducia, così semplice da accordare, ma così impegnativa da mantenere. Dio che non ha bisogno di nulla si fa se stesso quando si fa tutto per la fragile creatura umana che non è capace di curare i propri bisogni di vita. È il mistero d'amore di Dio, dentro il quale siamo coinvolti e travolti.

PERCHÈ ABBIAMO PAURA ALLORA?


Spesso non ho la forza di guardare
la luna della finestra gelata.
Sto nella fredda ombra dell'attesa.
Sento che questo tremito sotto di me
indica che sono su un ponte.

Spesso mi rimetto in fila
più per abitudine che per fiducia, 
con una speranza senza amore, 
senza mai lasciarmi prendere dall'onda.

A volte vengono notti che hanno fretta di partorire, 
vengono giorni che hanno voglia di cambiare.
Questa forma di coraggio
è un'ala che batte, 
confusa, tenera, ma che fiorirà.

Cerco lo sguardo di Dio che non vacilla, 
che mi chiede la fiducia
proprio quando il miracolo non c'è.
Di farmi bastare quello che cresce
davanti ai miei occhi.
Attraverso questa cruna
sono passate le mie speranze.

Don Luigi Verdi

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