Il sabato santo è il giorno del
grande silenzio, è soprattutto un’attesa.
Anche Maria era in silenziosa
attesa in quel giorno a Gerusalemme.
Ma arrivano le prime luci della
domenica di Pasqua…
Gioisci, o Regina del cielo, alleluia! Cristo è risorto!
Questo è il grido che oggi tutta
la Chiesa rivolge a Maria.
In quella prima Pasqua
dev’esserci stata una grande confusione tra gli apostoli, le donne che erano
andate al sepolcro… un insieme di stupore, di gioia, di incredulità… forse
Maria prolungava il suo silenzio sereno, aspettando che il tumulto suscitato in
quei cuori si calmasse. Allora poteva prendere posto quella gioia profonda che
nasce dalla certezza di una grande verità posseduta.
Gioisci, o Regina del cielo, alleluia!
Perché Colui che tu meritasti di portare, alleluia!
Risuscitò come aveva detto, alleluia!
Prega per noi Dio, alleluia!
Gioisci ed esulta, Vergine Maria, alleluia!
Perché il Signore è veramente risorto, alleluia!
Lasciamo al mistero di Dio quale
dialogo possa esserci stato tra Gesù Risorto e sua Madre. Ciò che sappiamo è
che Maria rimase con il gruppo apostolico, perché è detto che gli Undici “erano
assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la
madre di Gesù e con i fratelli di lui” (At 1,14).
Gli Apostoli erano assidui e
concordi nella preghiera assieme ad altri discepoli e con Maria. La gioia che
avevano nel cuore non escludeva la loro trepidazione: E adesso che cosa
succederà?
Questo è il cammino della fede:
fidarsi ma anche sentire la propria incapacità. Allora alzare lo sguardo a Dio,
fidarsi perché “Dio è amore” (1Gv 4,8), e chiedere anche l’aiuto a chi
condivide il nostro cammino: Prega per
noi Dio, alleluia!
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