venerdì 19 aprile 2013

Misteri della gioia - SECONDO: LA VISITA DI MARIA AD ELISABETTA


Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce:
“Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga a me?”.
Lc 1,41-43



La visita di Maria ad Elisabetta, che deriva come conseguenza dal colloquio tra l’angelo Gabriele e Maria, porta – ancora prima della nascita – ad un incontro, nello Spirito Santo, tra Gesù e Giovanni, e in questo incontro si rende al contempo evidente anche la correlazione delle loro missioni: Gesù è il più giovane, Colui che viene dopo. Ma è la vicinanza di Lui che fa sussultare Giovanni nel grembo materno e colma Elisabetta di Spirito Santo.
Così appare oggettivamente, già nei racconti di S. Luca sull’annuncio e sulla nascita, ciò che il Battista dirà: “Egli è colui del quale ho detto: - Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”.
Benedetto XVI, Gesù di Nazaret 1 pag. 35

Nel brano evangelico della visita ad Elisabetta, troviamo il cantico di Maria, il “Magnificat” che ogni sera viene ripetuto nella preghiera liturgica del Vespro. E’ un cantico che certamente ha raccolto varie espressioni bibliche già contenute nei Salmi o in altre composizioni di preghiera che troviamo nella Sacra Scrittura, ma proprio per questo compendia il grido dell’intera umanità.
Il cantico inizia con quasi un’esplosione di gioia, elevata a nome del popolo d’Israele a cui viene inviato il Salvatore. E’ un canto di profezia e di umile ringraziamento a Dio.

Il tenore di questo canto emerge subito nella prima parola: “L’anima mia magnifica – cioè rende grande – il Signore”. Rendere Dio grande vuol dire dargli spazio nel mondo, nella propria vita, lasciarlo entrare nel nostro tempo e nel nostro agire: è questa l’essenza più profonda della vera preghiera. Dove Dio diventa grande, l’uomo non diventa piccolo: lì diventa grande anche l’uomo e luminoso il mondo.
Benedetto XVI in un discorso fatto in Baviera nel 2006


Alle parole di Maria il bambino di Elisabetta viene santificato, Gesù viene nell’a-nima nostra per santificarci.
P. Giocondo Lorgna



Signore, insegnami a donarti
ai miei fratelli attraverso il servizio e la lode.





Prego la “decina” del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…







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