sabato 13 aprile 2013

Misteri della gioia - PRIMO IL ROSARIO DEL SABATO L’ANNUNCIO A MARIA


Nel sesto mese… l’angelo Gabriele entrò e disse a Maria:
“Rallégrati, piena di grazia, il Signore è con te”.
Lc 1,28

Iniziando quest’anno la preghiera del Rosario, rinnoviamo la nostra fede con le parole che alla domenica ripetiamo nelle nostre assemblee eucaristiche: “Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal Cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo”.

Il grande annuncio dell’incarnazione del Verbo di Dio inizia con le parole “Nel sesto mese”.
Nel sesto mese: da quando? Dall’annuncio a Zaccaria della nascita di Giovanni, l’ultimo profeta di Israele, colui che avrebbe “testimoniato la luce” che è Gesù. C’è una continuità interiore nella storia della salvezza.
Al tempo stesso, però, dobbiamo vedere la differenza tra l’annuncio della nascita del Battista a Zaccaria e l’annuncio della nascita di Gesù a Maria.
Zaccaria, il padre del Battista, è sacerdote e riceve il messaggio nel Tempio, durante la sua liturgia. La provenienza di Maria non viene menzionata. A lei, l’angelo Gabriele viene mandato da Dio. Egli entra nella sua casa a Nazaret, in una città ignota alle Sacre Scritture; in una casa che certamente dobbiamo immaginare molto umile e molto semplice.
Non potrebbe essere più grande il contrasto tra i due scenari: da una parte, il sacerdote – il Tempio – la liturgia, dall’altra, una giovane donna ignota – una piccola città ignota – un’ignota casa privata. Il segno della Nuova Alleanza è l’umiltà, il nascondimento: il segno del granello di senape. Il Figlio di Dio viene nell’umiltà. Ambedue le cose vanno insieme: la profonda continuità nella storia dell’agire di Dio e la novità del granello di senape nascosto.

Benedetto XVI Gesù di Nazaret 1 pag. 29-30


Ave, Signora, santa Regina,
santa Madre di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme col santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia
e ogni bene.
Ave, suo palazzo,
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
Ave, suo vestimento,
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.
                                  Francesco d’Assisi


L’angelo saluta Maria “piena di grazia”, tale è l’anima che riceve Gesù Eucaristia.
P. Giocondo Lorgna

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Signore, apri il mio cuore alla Tua presenza e al tuo progetto su di me.


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Prego la “decina” del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…

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