Tutti i giorni, in tutto il mondo, molte persone cercano i beni
più preziosi per la vita, ma le necessità quotidiane per la sussistenza non
cessano di farsi sentire. Il Signore si preoccupa anche per questo, mentre i
discepoli – e spesso anche noi con loro – vorrebbero delegare la responsabilità
e la soluzione del problema.
Sfamare i poveri dell’umanità sembra una missione
impossibile, ma Gesù è sempre lì a rivolgerci la domanda risolutiva: “Avete
qualcosa da mangiare?…”.
Dopo aver ascoltato la parola di Gesù “gettate la rete dalla
parte destra della barca”, che andava contro la loro esperienza di pescatori, i
discepoli scoprono un’abbondanza inattesa, per cui si può chiamare la
moltitudine a prender parte alla nuova mensa… Lui, Gesù, ha la delicatezza di
preparare qualcosa da mangiare dopo una notte deludente in cui non avevano
pescato nulla. Un gesto molto semplice che rivela qualcosa dell’amore di Dio
per noi.
Amore che continua nella storia e si manifesta in coloro che
hanno il coraggio di credere alla parola di Dio: San Domenico è l’uomo di fede
e di misericordia, strumento della Provvidenza per i suoi fratelli, che nel
nome di Gesù ha benedetto e dispensato – più volte - il pane portato dagli angeli.
Nella chiesa della Mascarella a Bologna e nella basilica di San
Domenico ci sono dipinti e bassorilievi che raccontano questi “miracoli”
avvenuti per intercessione di San Domenico di Guzman. Anche oggi abbiamo
bisogno di vedere e compiere tali segni!
Il dono del carisma eucaristico fa lievitare in noi i bisogni di
evangelizzazione e missionarietà, ci fa sentire “compassione per loro”, i più
piccoli, perché in questo mondo sempre in crisi di valori e di beni per tutti,
possiamo intraprendere “un’altra via” di condivisione e fraternità.
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