E… Sia
la vita!
“Perché la vita è vita solo
quando la perdi, la regali, la doni. Io muoio perché tu possa vivere: questo fa
della mia vita una Vita viva. Perché chi muore per amore nell’amore vive per
sempre”
Sr Katia Roncalli
Canto
iniziale: Vivere la vita
Vivere
la vita con le gioie e coi dolori di ogni giorno, è quello che Dio vuole da te.
Vivere la vita e inabissarti nell'amore è il tuo destino è quello che Dio vuole
da te
Fare insieme agli altri la tua strada verso Lui, correre con i fratelli tuoi
Scoprirai
allora il cielo dentro di te, una scia di luce lascerai
Vivere la vita è l'avventura più stupenda dell'amore, è quello che Dio vuole da te. Vivere la vita e generare ogni momento il paradiso è quello che Dio vuole da te
Vivere perchè ritorni al mondo l'unità, perchè Dio sta nei fratelli tuoi... Scoprirai allora il cielo dentro di te, una scia di luce lascerai. (2 volte)
Salmo
133
Ecco, com'è bello e com'è dolce
che i fratelli vivano insieme!
che i fratelli vivano insieme!
È come olio prezioso versato sul capo,
che scende sulla barba, la barba di Aronne,
che scende sull'orlo della sua veste.
È come la rugiada dell'Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Perché là il Signore manda la benedizione,
la vita per sempre.
Vangelo
secondo Giovanni (Gv 10, 7-18)
Allora Gesù disse loro di
nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di
me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.Io sono la
porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà
pascolo. Il ladro non viene se
non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e
l'abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore. Il buon pastore
offre la vita per le pecore. Il
mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono,
vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le
disperde; egli è un mercenario e
non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie
pecore e le mie pecore conoscono me,come il Padre conosce me e io conosco il
Padre; e offro la vita per le pecore. E
ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre;
ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. Per
questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di
nuovo. Nessuno me la toglie, ma
la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di
riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».
Vangelo secondo Giovanni
(Gv 15, 5-17)
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete
far nulla. Chi non rimane in me
viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano
nel fuoco e lo bruciano. Se
rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi
sarà dato. In questo è
glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei
discepoli. Come il Padre ha amato
me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti,
rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e
rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia
in voi e la vostra gioia sia piena.Questo è il mio comandamento: che vi amiate
gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno
ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò
che io vi comando. Non vi chiamo
più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho
chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a
voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché
andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello
che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo
vi comando: amatevi gli uni gli altri.
Brano tratto da “Nel nome della madre” di E. De
Luca
“[…] Sudavo. Appoggiata di
schiena mi tenevo il pancione con due mani per aiutare le mosse del banbino.
L’incoraggiavo a bassa voce, col respiro corto. Lo chiamavo. Le bestie alle
spalle mi davano forza. Le gambe mi facevano male per la posizione. Mi
inginocchiai per farle riposare. <> Imuscoli del ventre andavano dietro al respiro, una
contrazione e un rilassamento, spinta, rincorsa, spinta. Quando lo strappo era
più forte mi mordevo il labbro per non far scappare il grido. Iosef era di
sicuro davanti alla porta, di guardia. Lontano i pastori chiamavano qualche
pecora persa. <> Parlavo e
soffiavo, a un colpo più forte, una spallata di Ieshu, mi alzai di nuovo in
piedi appoggiandomi alla mangiatoia. Le bestie ruminavano tranquille, c’era
pace. Iosef aveva scelto un buon posto per noi. <> Via, è uscita una spalla, l’ho toccata, poi è
rientrata, ma subito dopo di slancio Ieshu ha messo fuori la testa, l’ho avuta
tra le mani, mi sono commossa, mi è scappato un singhiozzo e sul singhiozzo è
venuto fuori tutto e l’ho afferrato al volo. L’ho alzato per i piedi per
liberare i polmoni e fare spazio al primo vento che forza l’ingresso chiuso del
respiro. Ieshu ha inghiottito aria senza piangere. Faccio mosse esperte senza
conoscerle. Il mio corpo fa da solo, esegue. Non l’ho istruito io. Odoro la
creatura perfetta che mi è nata, posso allentare il nervo attorcigliato del
sospetto: è maschio, è la certezza non più una profezia. E’ maschio,
primogenito in terra di Iosef e Miriam, carne da circoncidere, oggi a otto. E’
maschio, l’ho fatto io, sgusciato sano in mezzo all’acqua e al sangue, il corpo
esulta insieme a quello di ogni donna che mette al mondo l’altro sesso, perché
è un regalo a noi. […]Il bue ha muggito piano, l’asina ha sbatacchiato forte le
orecchie. E’ stato un applauso di bestie il primo benvenuto al mondo di Ieshu,
figlio mio. Non ho chiamato Iosef. Gli avevo promesso un figlio all’alba ed era
ancora notte. Fino alla prima luce, Ieshu è solamente mio. E’ solamente mio:
voglio cantare una canzone con queste tre parole e basta. […]Qui dentro siamo
solo noi, un calore di bestie ci avvolge e noi siamo al riparo dal mondo fino
all’alba. Poi entreranno e tu non sarai più mio. Ma finché dura la notte,
finché la luce di una stella vagante è a picco su di noi, noi siamo i soli a
mondo.”
Momento di condivisione
Canto finale: Dare to live (Vivere) – A. Bocelli,L. Pausini
Try
looking at Tomorrow not yesterday
And all the things you left behind
All those tender words you did not say
The gentle touch you couldn't find
In these days of nameless faces
There is no one truth but only pieces
My life is all i have to give
Dare to live until the very last
Dare to live forget about the past
Dare to live giving something of yourself to others
Even when it seems there's nothing more left to give
Ma se tu vedessi l'uomo
Davanti al tuo portone
Che dorme avvolto in un cartone,
Se tu ascoltassi il mondo una mattina
Senza il rumore della pioggia,
Tu che puoi creare con la tua voce,
Tu, pensi i pensieri della gente,
Poi, di Dio c'e solo Dio.
Vivere, nessuno mai ce l'ha insegnato,
Vivere, non si può vivere senza passato,
Vivere è bello anche se non l'hai chiesto mai,
Una canzone ci sarà, qualcuno che la canterà
And all the things you left behind
All those tender words you did not say
The gentle touch you couldn't find
In these days of nameless faces
There is no one truth but only pieces
My life is all i have to give
Dare to live until the very last
Dare to live forget about the past
Dare to live giving something of yourself to others
Even when it seems there's nothing more left to give
Ma se tu vedessi l'uomo
Davanti al tuo portone
Che dorme avvolto in un cartone,
Se tu ascoltassi il mondo una mattina
Senza il rumore della pioggia,
Tu che puoi creare con la tua voce,
Tu, pensi i pensieri della gente,
Poi, di Dio c'e solo Dio.
Vivere, nessuno mai ce l'ha insegnato,
Vivere, non si può vivere senza passato,
Vivere è bello anche se non l'hai chiesto mai,
Una canzone ci sarà, qualcuno che la canterà
Dare
to live searching for the ones you love
(Perché, perché, perché, perché non vivi questa sera?)
Dare to live no one but we all
(Perché, perché, perché, perché non vivi ora?)
Dare to live until the very last
(Perché, perché, perché la vita non è vita)
Your life is all you have to give(Perché)
non l'hai vissuta
Vivere!
Dare to live until the very last
(Perché, perché, perché Ia vita non è vita)
Your life is all you have to give(Perché)
non l'hai vissuta mai
I will say no (I will say yes)
Say dare to live
Dare to live
(Perché, perché, perché, perché non vivi questa sera?)
Dare to live no one but we all
(Perché, perché, perché, perché non vivi ora?)
Dare to live until the very last
(Perché, perché, perché la vita non è vita)
Your life is all you have to give(Perché)
non l'hai vissuta
Vivere!
Dare to live until the very last
(Perché, perché, perché Ia vita non è vita)
Your life is all you have to give(Perché)
non l'hai vissuta mai
I will say no (I will say yes)
Say dare to live
Dare to live
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