E’ scritto nella legge del Signore:
“Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore”.
Lc 2,23
Simeone, con il bambino in
braccio, dopo aver lodato Dio, si rivolge con una parola profetica a Maria,
alla quale, dopo gli accenni gioiosi a motivo del bambino, annuncia una specie
di profezia della Croce.
Gesù “è posto per la caduta e la
risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione”. Infine viene
riservata alla madre una predizione molto personale: “A te, una spada
trafiggerà l’anima”. Alla teologia della Gloria è inscindibilmente collegata la
teologia della Croce. Appartiene al Servo di Yhawé la grande missione di essere
il portatore della luce di Dio per il mondo. Ma questa missione si compie
proprio nel buio della Croce.
Dio è amore, Ma l’amore può anche
essere odiato, laddove esige che si esca da se stessi. L’amore non è un
romantico senso di benessere… bensì una liberazione dall’essere compressi nel
proprio io. Questa liberazione ha come costo la sofferenza della Croce. La
profezia della luce e la parola circa la Croce vanno insieme.
Benedetto XVI, Gesù di Nazaret 1 pag. 100-101
Chiunque tu sia, che hai l’impressione
di essere sballottato
nei flutti di
questo mondo
tra burrasche e tempeste
invece di camminare per terra,
non distogliere lo sguardo dallo splendore
di questa stella,
se non vuoi essere travolto dalle tempeste!
Se insorgono i venti delle tentazioni,
se ti imbatti negli scogli delle tribolazioni
guarda la stella, invoca Maria!
Se sei assalito dalle ondate della superbia,
dell’ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la stella, chiama Maria!
Se l’ira o l’avarizia o le lusinghe della carne
hanno scosso la navicella della tua anima,
guarda Maria!
Bernardo
di Chiaravalle
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Simeone aspettava la redenzione
d’Israele, il desiderio ci porta con gioia alla comunione eucaristica.
P. Giocondo Lorgna
Signore, insegnami a dire
semplicemente: grazie per avermi dato la vita.
Prego la “decina”
del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…
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