Carissimi, vi scrivo per raccontarvi come sono andati questi
tre giorni all’incontro nazionale Unitalsi giovani in cammino.
Dall’Emilia Romagna sono partiti 51 giovani carichi di
gioia, entusiasmo e voglia di stare insieme.
Oggi non ho altre parole che queste per raccontarci: SIAMO
UN GRUPPO MERAVIGLIOSO!
Sulla carta le difficoltà erano tante, organizzarci per
partire non è stato facile, e fino all’ultimo abbiamo rischiato di rimanere a
casa.
Ma questo incontro è stata l’occasione nella quale abbiamo
gustato il nostro essere famiglia, una comunità che cammina insieme, coesa,
forte d’amore e di freschezza.
Il tema dell’incontro era “Per-correre la via della fede” e
credo proprio sia stato visibile con quanta speranza e allegrezza l’abbiamo
percorsa. È stato un reciproco contagio tra veterani e novellini che ci ha
uniti e coinvolti tutti in una spirale di letizia e affetto reciproci.
Venerdì 17 l’abbiamo dedicato al viaggio, davvero lungo
perché le tappe erano tante. Alle 10.30 ci siamo in parte ricompattati a
Bologna: il grosso del gruppo partiva!
“Mani, prendi queste
mie mani,
fanne vita,
fanne amore,
braccia aperte per ricever chi è solo..”
Questa canzone dei Gen ci ha accolti a Tarquinia Lido, primo
momento di preghiera al termine del quale ci hanno raggiunto gli amici
faentini…finalmente al completo!
Tante le risate, tanti gli abbracci, tante le parole: amici
che si ritrovavano, nuovi che si incontravano. La serata di festa l’abbiamo
vissuta con questo spirito, travolti dalla musica e dallo spettacolo preparato.
Prima prova: andare a letto. Preparati al peggio perché le
strutture predisposte non erano esattamente all’altezza e a prova di disabile
ci siamo rimboccati le maniche e siamo riusciti a far tutto talmente tanto bene
che c’è rimasto tempo e voglia per una spaghettata aglio, olio e peperoncino.
Sabato 18 abbiamo percorso le strade di
Tarquinia. Come un fiume in piena ci siamo raccolti per poi dividerci in 4
affluenti che hanno interamente irrigato le strade della città.
Abbiamo fatto tappa nelle 4 chiese più belle, tra salite,
discese, ciottoli e scalini. Infaticabili abbiamo percorso queste vecchie
strade portando gioia e allegria per poi ritornare a formare quel grande fiume
in piena che è ridisceso per la città.
Il pomeriggio l’abbiamo trascorso al mare di Civitavecchia,
cantando sugli scogli, tra uno schizzo d’acqua, una piacevole brezza estiva,
baciati dal sole. Ore 19.00 ritrovo per la cena di gala prevista: un bel
momento fraterno gustato assieme e sorretto dal bel tempo (per fortuna perché
eravamo all’aperto).
La lunga giornata si è conclusa con la veglia di Pentecoste
ai piedi delle mura di Civitavecchia. Un solenne momento di preghiera che
abbiamo cercato di gustare come si doveva, anche se provati dalla giornata
campale.
Nonostante le poche ore di sonno, dato che la veglia è
finita alle 23.30 passate, Domenica ci siamo rimessi in viaggio pieni di
energie e più uniti che mai. Alla parrocchia di S. Agostino ci attendeva un
incontro con la Madonnina delle Lacrime e con questa Liturgia della Parola ci
siamo salutati.
Molto belle le riflessioni commosse di Don Danilo Priori e
Salvatore Pagliuca, il quale ci ha salutati con un bel pensiero:” Essenziale
non vuol dire poco, ma importante”.
Questi giorni sono stati ESSENZIALI per il nostro gruppo che
già da tempo cammina insieme, nonostante ostacoli e difficoltà. Ed è proprio
grazie a quest’incontro che abbiamo avuto la possibilità di legarci e
condividere maggiormente.
Sono stati tre giorni bellissimi, pieni di vita e speranza,
di gioia e di Dio. Le pagine facebook dei ragazzi parlano da sole, ma più di
tutto parlano i nostri occhi stanchi ma scintillanti, i nostri sorrisi freschi,
i nostri caldi abbracci.
Ognuno è stato indispensabile per la buona riuscita di
quest’esperienza, ognuno motivo di gioia, amore, attenzione, preghiera per gli
altri.
Tutto questo non finirà qui, innanzitutto
perché abbiamo già una serie di incontri e momenti in calendario, ma soprattutto
perché la strada sulla via della fede è ancora lunga e abbiamo bisogno gli uni
degli altri per per-correrla. Siamo stati chiamati a per-correre le vie della
fede per andare a dire, come la Maddalena (figura che ci ha introdotti a questo
cammino nell’incontro di novembre a Salsomaggiore), ai suoi-nostri fratelli la
Risurrezione.
Era uno scandalo che una donna fosse stata scelta come
testimone della Risurrezione, come prima annunciatrice. Forse è uno scandalo
che ragazzi provati dalla malattia, da sofferenze e difficoltà siano capaci di
testimoniare come è possibile vivere la vita con semplicità di cuore e tanta
gioia. Questa è l’Unitalsi, questo essenziale, questa gioia, questo amore
grande per la vita e per la persona, per la sua dignità. Scandalo per la
società, primi nel saper amare e nel saper accogliere amore con amore.
Grazie a tutti!
Laura Di Fabio
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