sabato 16 febbraio 2013

AKATHISTOS ANTICO INNO ALLA MADRE DI DIO

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Quando le Chiese cristiane, romana e greca, erano ancora unite (sec. V), fu composto a Costantinopoli un inno mariano che tuttora viene cantato nei sabati di Quaresima presso varie comunità nel mondo, soprattutto orientale. E’ un inno da cantare in piedi, come è detto nel titolo, in segno di riverente ossequio alla Madre di Dio, il nostro Signore Gesù. Scritto in lingua greca, questo inno ebbe una versione latina nel sec. IX e alcune versioni nelle varie lingue locali nel secolo scorso.
L’inno AKATISTOS è composto da 24 stanze, o strofe, raccolte a due a due. Nella prima la preghiera è rivolta a Cristo, nella seconda alla Vergine Maria. Segue una specie di canto litanico elevato a Maria a nome di tutta la Chiesa.
Di queste 24 parti dell’inno ne scegliamo due, i nn. 16 e 17, per proporle come preghiera iniziando il cammino quaresimale.

Si stupirono gli Angeli
per l’evento sublime
della tua Incarnazione divina;
ché il Dio inaccessibile a tutti
vedevano fatto accessibile,
uomo,
dimorare fra noi
e da ognuno sentirsi acclamare:
Alleluia!

Gli oratori brillanti
come pesci son muti
per Te, Genitrice di Dio:
del tutto incapaci di dire
il modo in cui Vergine e Madre
Tu sei.
Ma noi che ammiriamo il mistero
Cantiamo con fede:

Ave, sacrario d’eterna Sapienza
Ave, tesoro di sua Provvidenza
Ave, Tu i dotti riveli ignoranti
Ave, Tu ai rètori imponi il silenzio
Ave, per Te sono stolti sottili dottori
Ave, per Te vengon meno autori di miti
Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame
Ave, Tu dei pescatori riempi le reti
Ave, ci innalzi da fonda ignoranza
Ave, per tutti sei faro di scienza
Ave, Tu barca di chi ama salvarsi
Ave, Tu porto a chi salpa alla Vita

Ave, Vergine e Sposa!

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