martedì 26 febbraio 2013

La tua vigna, Signore

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SALMO 79
Le hai preparato il terreno, hai affondato le sue radici e ha riempito la terra.
La sua ombra copriva le montagne e i suoi rami i più alti cedri.
Ha steso i suoi tralci fino al mare e arrivano al fiume i suoi germogli.

Quaresima, tempo privilegiato per entrare in contatto con se stesso, con Dio, con gli altri e ogni giorno, la Parola ci invita all'ascolto di Dio che parla nella Scrittura, nell'Universo, nelle vicissitudini della vita.
Il Salmo 79 ricorda le grandi gesta e gli eventi della storia del popolo di Dio e di come Dio ha realizzato meraviglie per lui. Il popolo è paragonato a una vigna della quale Dio si prende cura "É la tua vigna, Signore."
Il salmista chiede che la vigna sia curata e restaurata e che il volto di Dio torni a risplendere sul popolo, implorando: Tu pastore d'Israele, ascolta, tu che guidi Giuseppe come un gregge. Assiso sui cherubini rifulgi davanti a Efraim, Beniamino e Manasse. Risveglia la tua potenza e vieni in nostro soccorso. Rialzaci, Signore, nostro Dio, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Guardando la realtà che ci circonda, vediamo che c'è una ricerca di senso e di spiegazione a molti problemi che si presentano ogni giorno. Ci accorgiamo che certe cose sfuggono dalle nostre mani; ci rendiamo conto delle nostre impotenze; siamo affamati di sempre maggior conoscenza ed efficienza; le sfide e le scoperte tecnologiche ci attirano e ci schiacciano. Ci sono molti cambiamenti culturali; assistiamo alla globalizzazione delle idee, della politica, degli interessi economici; vediamo Paesi potenti che dominano i più poveri; la natura e il pianeta sono sfruttati e rovinati; milioni di giovani si ritrovano senza orizzonti e privi di affetto e di attenzione.
La nostra "vigna" sembra essere calpestata a ogni momento. Non sempre alla persona viene riconosciuto il valore che ha, non è rispettata nella sua dignità e nei suoi diritti. Sia la tua mano sull'uomo della tua destra, sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte. Da te più non ci allontaneremo, ci farai vivere e invocheremo il suo nome.
Il Salmo ci invita a leggere i segni dei tempi e di vedere i passi di Dio nella nostra storia, per questo è necessario un esercizio permanente di attenzione, per vedere con gli occhi del cuore.
Anche la nostra vita è “la vite che Dio piantò”. Dio degli eserciti, volgiti, guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato, il germoglio che ti sei coltivato.
San Domenico ha coltivato la propria vigna, nell’ascolto assiduo della Parola, nelle prolungate veglie di preghiere e nel contatto con la gente predicando la Buona Nuova del Vangelo a tutti senza distinzioni.
Chiediamoci: “Com’è la mia vigna? È curata, germoglia al tempo giusto producendo buoni frutti? Oppure è abbandonata, secca, priva di vita e senza frutti?”.
La Quaresima è un tempo propizio per rivedere la nostra vigna e chiedere a Dio di venire a visitarla, di restaurare la speranza, la gioia, il coraggio, lo sguardo, la capacità di compassione e di contemplazione e di rinnovare la nostra volontà di lottare per la giustizia e la pace.

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