domenica 3 febbraio 2013

Imparare ad amare se stessi come il prossimo

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"Ciò che il Nemico vuole è di portare l'uomo a uno stato mentale nel quale egli possa concepire la migliore cattedrale del mondo, e sapere che si tratta della migliore, e goderne, senza essere più o meno o altrimenti contento di averla fatta lui, che se fosse stata fatta da un altro. Il Nemico vuole che egli sia libero da ogni pregiudizio in suo favore, talmente libero da saper godere dei suoi propri talenti con la stessa franchezza e la stessa gratitudine che dei talenti del suo prossimo o della levata del sole, o di un elefante, o di una cascata. Vuole che ogni uomo sia in grado di riconoscere tutte le creature come cose glorioso ed eccellenti. Vuole distruggere il loro amor proprio naturale; ma la Sua lungimirante politica consiste nel fatto di ridonare loro un nuovo genere di amor proprio - una carità e una gratitudine per tutte le persone, compresa la propria. Quando avranno veramente imparato ad amare il prossimo come se stessi, sarà loro permesso di amare se stessi come il prossimo. Egli ama veramente quei bipedi spelati che ha creato e sempre restituisce con la destra ciò che ha tolto con la sinistra. Preferisce che l'uomo si creda un grande architetto e un grande poeta, e poi se ne dimentichi, anzichè egli spenda molto tempo e molta fatica nello sforzarsi di essere un architetto o un poeta da nulla."
Le lettere di Berlicche - C. S. Lewis

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