sabato 12 gennaio 2013

BEATA TUA MADRE!

Untitled Document

Gesù, chiedendo il battesimo di Giovanni, iniziava pubblicamente la sua missione di Messia. Ci fu una manifestazione straordinaria dal Cielo che invitava all’ascolto di Colui che era stato inviato per la nostra salvezza. Gesù quindi iniziò la sua missione di Maestro, rivelando la sua natura divina anche con numerosi miracoli. Non tutti credevano in lui, ma c’era anche entusiasmo tra i suoi seguaci.

Leggiamo nel Vangelo secondo Luca (11,27-28):
Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Avrà sorriso Gesù davanti all’esclamazione di questa donna, cogliendo però l’occasione per farci capire dove sta la grandezza e la felicità per quanti credono in lui. Le sue parole in qualche modo sottolineavano anche la grandezza e la beatitudine della Vergine Maria, che non stava tanto nel fatto pur eccezionale di aver concepito il Figlio di Dio e di aver avuto cura della sua crescita come uomo, ma di essere stata in qualche modo anche la sua prima discepola.
Maria è modello per il popolo di Dio, modello per tutta la Chiesa.

C’è una frase molto incisiva di Padre Stefano De Flores (teologo montfortano):

Quando la Chiesa diventerà Maria,
nel mondo nascerà Gesù.

C’è anche una frase importante che in questo contesto si può leggere nel libro “Gesù di Nazaret – 2° volume – pag 292” di Benedetto XVI:
La Chiesa, nella sua struttura giuridica, è fondata su Pietro e gli Undici, ma nella forma concreta della vita ecclesiale sono sempre di nuovo le donne ad aprire la porta al Signore, ad accompagnarlo fin sotto la croce e a poterlo così incontrare anche quale risorto.

Chiare e incoraggianti queste parole del Papa, incoraggianti per tutti i “laici”, ma in modo particolare per riflettere sul ruolo delle donne nella Chiesa.
Il ruolo di Maria non è quello che Gesù ha affidato agli Apostoli. Le donne di tutte le generazioni cristiane, accogliendo e avendo cura della vita, hanno imparato da lei ad aprire la porta al Signore, ad accompagnarlo fin sotto la croce, diventando così anch’esse annunciatrici del Risorto.

Nessun commento: