giovedì 20 giugno 2013

CHI SE TU, GESù?

Si leggono tante cose di Te, ma poi, a me sembra di conoscere un'altra persona. Ti guardo, ti riconosco, gustiamo la reciproca compagnia, soffriamo la medesima lontananza.

" a Te che sei, semplicemente sei, sostanza dei sogni miei, sostanza dei giorni miei"

Leggo ancora di Te, furiosamente ti cerco nell'ineffabilità di Caterina, nella razionalità di Tommaso, semplicemente in un volto stanco, mani rugose, abbracci disperati.
Ti cerco nello schiamazzo dei bambini, nella letizia di un pasto condiviso, nelle chiacchiere sul far del crepuscolo. 
Non è micca facile dire a sè stessi "guarda in quella cialdina rotonda c'è il re dell'universo", "Guarda sono qui presente in mezzo a voi, in ognuno di voi".

Eppure sei la verità di ogni vita, di ogni sussulto, di ogni moto d'animo. Voglio danzare di gioia in questo mondo. Sceglimi ancora perchè io possa sceglierti, benedicimi perchè io abbia coraggio, spezzami perchè possa essere dispersa, irrigami perchè possa essere tua presenza.

Rendimi donna tua, portatrice sana di te, portatrice di altrui desideri e affanni, perchè possa fasciarli di ulteriore preghiera, cioè  di amore.
Cerco di abitare le pagine del Vangelo, dove cerco semplicemente te, cerco di essere semplicemente con te.
Vorrei che l'affanno e le tensioni sparissero perchè quelle sono umane. Vivere alla tua presenza, vivere la tua presenza in me è vivere di benevolenza, avvolgere in essa i miei gesti, le mie parole che spesso e volentieri "sono sassi, precisi aguzzi, pronti da scagliare su facce vulnerabili e indifese".

Che il mio correre, star seduta, fare, non fare sia sempre tuo.



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