Tutti i 4 Evangelisti ci dicono
di Gesù che parlava di un “Regno di Dio”.
Gesù cominciò a
predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Mt 4,17
Gesù si recò nella
Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: “Il tempo
è compiuto e il regno
di Dio è vicino, convertitevi e credete al vangelo”. Mc 1,14-15
“Bisogna che io
annunci il regno di Dio anche in altre città”. Lc 4,43
Rispose Gesù: “Il mio
regno non è di questo mondo”. Gv
18,36
Nella preghiera del popolo
d’Israele, Dio è spesso invocato come “nostro re”. La felicità materiale e la
vittoria sui nemici erano però spesso i principali beni che il popolo aspettava
dal Regno di Dio.
Gesù fin dall’inizio della sua
predicazione annuncia il “regno di Dio” come annuncio di una salvezza
trascendente. Nella preghiera del “Padre nostro” il Signore ci ha insegnato
anche questa invocazione: “Venga il tuo
Regno”.
Da Benedetto XVI (Gesù
di Nazaret 2 pag. 176-178) prendiamo
alcune riflessioni.
-
Con questa domanda riconosciamo anzitutto il
primato di Dio: dove Lui non c’è, niente può essere buono. Dove non si vede
Dio, decade l’uomo e decade il mondo. E’ in questo senso che il Signore ci
dice: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi
saranno date in aggiunta”. Con questa parola viene stabilito un ordine di
priorità per l’agire umano, per il nostro atteggiamento nella vita di tutti i
giorni.
Gesù è il
regno di Dio in persona; dove è Lui, là è “regno di Dio”.
Pregare per il
regno di Dio significa dire a Gesù: Facci essere tuoi, Signore! Pervàdici, vivi
in noi; raccogli nel tuo Corpo l’umanità dispersa, affinché in te tutto venga
sottomesso a Dio e tu poi possa consegnare l’universo al Padre, cosicché “Dio
sia tutto in tutti”.
Dio onnipotente ed eterno,
tu con olio di esultanza hai consacrato
Sacerdote eterno
e Re
dell’universo
il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore,
perché, sacrificando se stesso,
immacolata vittima di pace
sull’altare della Croce,
operasse il mistero dell’umana redenzione,
e, assoggettate al suo potere tutte le
creature,
offrisse alla tua maestà infinita
il regno eterno e universale:
regno
di verità e di vita,
regno
di santità e di grazia,
regno
di giustizia, di amore e di pace.
Dal messale festivo
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Gesù regni sempre nella nostra
mente con la sua fede; nel nostro cuore col suo amore, nella nostra volontà
con l’osservanza della sua legge… in tutti fiorisca la pace di Cristo.
P. Giocondo Lorgna
Signore, rendici persone che
sanno chiedere perdono a te e ai fratelli, e che sanno perdonare.
Prego la “decina”
del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…
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