sabato 1 giugno 2013

Misteri della luce – TERZO, L’ANNUNCIO DEL REGNO DI DIO

Tutti i 4 Evangelisti ci dicono di Gesù che parlava di un “Regno di Dio”.

Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Mt 4,17
Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: “Il tempo
è compiuto e il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al vangelo”. Mc 1,14-15
“Bisogna che io annunci il regno di Dio anche in altre città”. Lc 4,43
Rispose Gesù: “Il mio regno non è di questo mondo”. Gv 18,36

Nella preghiera del popolo d’Israele, Dio è spesso invocato come “nostro re”. La felicità materiale e la vittoria sui nemici erano però spesso i principali beni che il popolo aspettava dal Regno di Dio.
Gesù fin dall’inizio della sua predicazione annuncia il “regno di Dio” come annuncio di una salvezza trascendente. Nella preghiera del “Padre nostro” il Signore ci ha insegnato anche questa invocazione: “Venga il tuo Regno”.



Da Benedetto XVI (Gesù di Nazaret 2  pag. 176-178) prendiamo alcune riflessioni.
-       Con questa domanda riconosciamo anzitutto il primato di Dio: dove Lui non c’è, niente può essere buono. Dove non si vede Dio, decade l’uomo e decade il mondo. E’ in questo senso che il Signore ci dice: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. Con questa parola viene stabilito un ordine di priorità per l’agire umano, per il nostro atteggiamento nella vita di tutti i giorni.
Gesù è il regno di Dio in persona; dove è Lui, là è “regno di Dio”.
Pregare per il regno di Dio significa dire a Gesù: Facci essere tuoi, Signore! Pervàdici, vivi in noi; raccogli nel tuo Corpo l’umanità dispersa, affinché in te tutto venga sottomesso a Dio e tu poi possa consegnare l’universo al Padre, cosicché “Dio sia tutto in tutti”.



Dio onnipotente ed eterno,
tu con olio di esultanza hai consacrato
Sacerdote eterno
 e Re dell’universo
il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore,
perché, sacrificando se stesso,
immacolata vittima di pace
sull’altare della Croce,
operasse il mistero dell’umana redenzione,
e, assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrisse alla tua maestà infinita
il regno eterno e universale:
regno di verità e di vita,
regno di santità e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace.

                                   Dal messale festivo


Gesù regni sempre nella nostra mente con la sua fede; nel nostro cuore col suo amore, nella nostra volontà con l’osservanza della sua legge… in tutti fiorisca la pace di Cristo.
P. Giocondo Lorgna


Signore, rendici persone che sanno chiedere perdono a te e ai fratelli, e che sanno perdonare.


Prego la “decina” del Rosario:
Padre nostro…
Ave Maria…
Gloria al Padre…

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