mercoledì 26 giugno 2013

Versione autunno-inverno


Prima e dopo la Messa in casa di riposo sono stata a chiacchierare un po’ con degli anziani, alle volte sono un po’ ripetitivi e lamentosi è vero, però, se prestiamo attenzione nella loro esperienza di vita possiamo intravedere quella Luce che li ha guidati sin lì.
C'è un valore specifico di questa età dell'esistenza come la serena e paziente accettazione dei limiti e la condivisione con gli altri della sapienza di vita.
La vecchiaia, così come la malattia, è il momento della verità: quello in cui “il contingente lascia trasparire l’assoluto”. 
La forza della vecchiaia ha più sensibilità: avverte anche il peso del bicchiere da portare alla bocca. Non so se avete mai notato come gli anziani accarezzano: con leggerezza, le dita curve e ruvide chiedono quasi il permesso prima di sfiorare l'altro …
L’attesa del consumarsi dei giorni si può colmare di preghiera di orizzonti larghissimi. La loro preghiera è potente, perché l’anziano che crede e spera, sa di essere più vicino al Signore e ai Santi, più familiare con loro perché la linea di passaggio si fa sempre più trasparente.
Di questi anziani abbiamo un grandissimo bisogno e sono una ricchezza immensa troppo spesso dimenticata nelle nostre comunità. Gli anziani e tutti i più deboli in questa società strutturata in funzione del produrre sono diventati marginali perchè non funzionali al profitto.
Non sembriamo apprezzare la versione “autunno-inverno”. Forse per questo riserviamo il nascondimento agli anziani e ai malati, alla canizie e alla disabilità. Spesso siamo così presi dalla nostra efficienza, dal nostro fare così ambizioso da dimenticare che è d'inverno che la primavera si sveglia ed è d'autunno che la terra ritrova la forza perduta.
E così, proprio verso la fine del viaggio, i tempi si rallentano e i sensi del profondo si affinano. Si colgono i particolari, si fa attenzione. Come fosse tutto calcolato, per portarsi del viaggio solo l’Essenza. Strana cosa è il tempo. Straordinaria è la vita, la sua ciclicità completa. Un gran sapiente l’Autore di tanta bellezza e tenerezza.

“Signore Tu sei stato per noi rifugio
di generazione in generazione. […]
Ai tuoi occhi mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato
come un turno di veglia nella notte […]
Insegnaci a contare i nostri giorni
e giungeremo alla sapienza del cuore”

                                                                                                                                                                                                                                                                  Sal 89

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