domenica 23 giugno 2013

Tempo di verifica

Disarmante, questa domanda di Gesù, e allo stesso tempo rassicurante. Della serie: "Sorpresa, oggi verifica, allora chi dite che io sia?".
Come le verifiche, questa domanda non è una mannaia, ma un punto d'arrivo per un nuovo punto di partenza. Il silenzio della preghiera è grembo in cui il tempo si ricuce, dove la verità si fa come tangibile, la senti attorno e addosso a te, come pelle, come fasci di sensazioni che ti attraversano. Qui Gesù pone questa domanda, che subito ti lascia basito, da qui dipenderà tutto: fede, scelte, vita...

Non si tratta di trovare l'esatta definizione di Cristo (Daniele 7,13-14), ma lo spazio che occupa in me, nei miei pensieri, nei miei gesti, nella mia giornata. Quanto pensiero, quanto tempo, quanto cuore mi prende. In un primo momento scaturisce un balbettio confuso, ma poi Gesù è lì, accanto a me, non mi impone risposte, ma mi conduce con delicatezza a cercare dentro di me.

Zampilla come acqua di fonte, fresca e forte. Dio è passione: passione d'amore, che sacrifica se stessa, che nessuna tomba, nessuna regola, nessun modello possono imprigionare. Che allora ciascuno prenda la propria croce, che ognuno percorra la propria strada, abbia il coraggio di intraprenderla sulla via tracciata dal Vangelo, collaboratori della missione di Cristo. Qualunque siano le nostre incombenze, fatiche, preoccupazioni, sofferenze, una cosa è certa: ognuno di noi può scegliere di collaborare alla costruzione del Regno di Dio, di votare se stesso ad un'umanità che cammina in letizia e creatività e vivere il Vangelo, oppure scegliere altro, vivere l'ingiustizia, assumendosene poi le conseguenze.


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