Questo
incontro può avvenire spontaneamente, aprendo un libro, attraverso un amico/a,
attraverso la sofferenza, una lotta con se stessi e con gli altri, una
situazione triste…. ma si può essere a volte condotti verso di Lui in modo a
volte progressivo a volte violento, brutale e con un sentimento di
condannazione. Ecco come ci viene presentato l’incontro della donna adultera
con Gesù (Gv.8.1-11)
Questa
donna adultera che non ha cercato Gesù ma vi è stata condotta da chi già la
condannava e che voleva oscurare l’immagine di Gesù: Uomo giusto e di
misericordia infinita, mettendolo alla prova ancora una volta per condannare.
La
donna adultera non possiede neanche un nome proprio, è una donna che ha
peccato, degna di essere condannata.
Quante
volte ci si può sentire così, miseri, soli, ignorati da chi ci è vicino ma allo
stesso modo condannati se non viviamo secondo un certo standard. Quanto bisogno
abbiamo anche noi d’incontrare Gesù nella nostra esistenza per ascoltarlo ed
essere avvolti dalla sua bontà e misericordia. Grandi cose ha fatto per noi il
Signore!!!
Guardate
con quanta delicatezza ha accolto la donna che tutti guardavano puntando il
dito, e guardavano Gesù che chinatosi
scrive per terra e dice:” Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra
contro di lei!” Questa risposta degna del Figlio di Dio per la saggezza , la
semplicità e la profondità toglie agli avversari ogni argomento per condannare
la donna. Ciascuno degli accusatori è posto davanti alla propria responsabilità
dando una risposta sincera e libera…. “ Tutti se ne vanno..”
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