sabato 16 marzo 2013

Neanch'io ti condanno

Vicinissimi alla Pasqua vi proponiamo questo abbinamento di testi. Buona domenica a tutti!

"Gesù propone un’offerta di rapporto con Dio che va ben oltre la Legge. Infatti alla donna, effettivamente peccatrice, Gesù non presenta delle condizioni previe e necessarie per ricevere il perdono: non si informa sulla coscienza del suo peccato, sulla sua contrizione, sull'intenzione della sua riparazione... Semplicemente le dona il perdono incondizionato e assoluto. E con il perdono le apre un futuro nuovo: «Nench'io ti condanno: va’ e d'ora in poi non peccare più». Per Gesù vale più il possibile bene che la donna può vivere domani, che il reale male commesso e presente oggi. Perché il peccato che abbiamo commesso non lo possiamo superare con un nostro adeguato atteggiamento di responsabilità e impegno, ma solo con l'esperienza di come il Signore Gesù scommetta e si spenda per il nostro futuro, perdonandoci e prendendo su di sé la nostra colpa."
 Alberto Vianello

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che bello poter pensare, credere che per Dio vale di più il bene che possiamo fare in futuro rispetto al male che siamo già stati capaci di fare!