sabato 16 marzo 2013

MARIA E I BAMBINI

Untitled Document Nel Vangelo troviamo più volte il riferimento di Gesù ai bambini, per insegnarci il giusto modo di metterci come creature davanti a Dio, con semplicità, fiducia, innocenza.
Non dice niente la Bibbia riguardo a un dialogo di Maria con i bambini, lei che nella sua vita terrena certamente ne avrà incontrati tanti nella quotidianità di una normale vita familiare all’interno di un villaggio, negli anni della sua solitudine a Nazaret, nei viaggi e infine nella primitiva comunità cristiana.
Con un certo stupore possiamo trovare l’incontro di Maria con i bambini all’origine di alcuni Santuari, soprattutto se iniziati con “apparizioni” ritenute autentiche dall’autorità ecclesiastica in questi ultimi due secoli: La Salette e Lourdes in Francia, Fatima in Portogallo, Kibeho in Ruanda.
Bambini e adolescenti, talvolta anche analfabeti, hanno ricevuto messaggi che da soli non avrebbero potuto inventare. Queste apparizioni, che di per sé non impegnano la nostra fede, hanno poi dato origine a luoghi di preghiera, Santuari dove molte persone ritrovano la fede in Dio, riescono a incontrare la pace che Gesù vuole donare.
C’è una tradizione popolare cristiana, ancora viva in alcuni luoghi, per cui in determinate feste si invitano le famiglie a celebrare una “consacrazione dei fanciulli a Maria”. Forse attualmente è più diffusa la benedizione dei bambini nel giorno dell’Epifania.
Siamo a Venezia nel 1909. P. Giocondo Lorgna, parroco nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo e in seguito Fondatore delle Suore Domenicane della B. Imelda, aveva preparato un breve discorso per la circostanza della “consacrazione dei fanciulli a Maria”. Rimase la sua preparazione scritta, da cui ricaviamo una prima parte in cui P. Lorgna si rivolge ai familiari; la seconda parte è una preghiera che egli rivolge a Maria perché “sorrida” a quei piccoli.
Se osserviamo la vita dei santi troviamo che la loro santità ebbe quasi sempre il principio da una tenera devozione alla Vergine, e che tale devozione l’attinsero sempre dalle ginocchia e dalle labbra delle loro mamme. Fortunati dunque quei fanciulli che apprendono ad amare la Madre celeste dalla loro mamma terrena. Consacriamo i nostri fanciulli a Maria e rendiamo efficace questa consacrazione recitando il Rosario e destando nei loro cuori un grande amore a Maria.
Sì, o Maria, accetta questi fanciulli, noi te li doniamo. Tu un giorno consacrasti al tempio il tuo Gesù, ebbene noi oggi consacriamo a te questi fanciulli perché tu pure li presenti al tuo Gesù e perché tu sia sempre la loro tenerissima mamma.
O Maria, accetta l’offerta che ti facciamo dei nostri fanciulli e la promessa che pregheremo per essi e accenderemo nel loro cuore il tuo amore.
O Maria, sorridi e benedici a tutti questi fanciulli ed accettali come tuoi figli diletti.
Sorridi loro e il tuo sorriso, specchio di quello di Dio, irraggi ovunque con bellezza.
Sorridi alla loro mente ed essa risplenderà di nuova luce; sorridi al loro cuore, ed esso si accenderà di nuova fiamma; sorridi alla loro volontà, ed essa sarà fortificata nella sua debolezza; sorridi a tutta la loro vita e fa che trascorra immune da ogni colpa e sia fulgente di virtù.
O Maria, sorridi e benedici questi fanciulli e la tua benedizione sarà fonte di grazia in questa terra e di gloria nel cielo.
Dal libro Maria Meraviglia di Dio pag. 245

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